Il vostro gatto si avvicina amorevolmente, tira fuori la lingua e vi stampa un bel bacino sul naso.
Ora, se voi foste una persona che non ha mai ricevuto una leccatina da un gatto, vi potreste immaginare la scena così: una morbidissima linguetta si appoggia sul vostro naso e vi fa sentire tutto il suo amore.
Se invece siete quel tipo di persone abituate al bacino di un gatto sapete benissimo che quella lingua è tutt’altro che morbida. La lingua dei gatti infatti è tutt’altro che morbida.
Andandola ad osservare da vicino si può notare che tutta la parte superiore è coperta come da delle piccolissime spine. Quelle spine in realtà sono le papille gustative del gatto, e sono incredibilmente filiformi. Ecco come mai quando venite leccati sentite quell’incredibile sensazione di ruvido che non sapreste proprio come spiegarvi.
Ma quindi, perché la linguetta del vostro gatto è ruvida?
La ruvidezza aiuta il vostro gatto in due delle sue attività principali durante la giornata: mangiare e leccarsi.
La ruvidezza della parte superiore del gatto permette di trattenere in maniera più agevole il cibo. Questa funzione arriva direttamente dal retaggio selvatico del gatto. La ruvidità infatti poteva essere molto utile ad esempio a strappare gli ultimi brandelli di carne dalle ossa di possibili prede.
Inoltre queste specifiche papille permettono di aumenta la quantità di acqua che il micio può ingerire per leccata, formando come una specie di barriera contro la caduta.
Inoltre, la ruvidezza è fattore essenziale anche all’interno della toelettatura quotidiana del gatto. La lingua scorrendo sul pelo raccoglie tutti i peli morti e le eventuali impurità, aiutando così il micetto a ripulirsi in maniera efficace.
La lingua del gatto quindi ha degli ottimi motivi per essere ruvida. Questa ruvidezza contribuisce in maniera insostituibile alla salute e felicità dei nostri amati felini.
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