New York, la città più famosa del mondo. Super trafficata, super caotica con aeroporti ancora più trafficati e caotici, il JFK e il LaGuardia
Proprio in quest’ultimo aeroporto stavano transitando la gatta Muji e la sua umana, Taylor Le.
Taylor è una pastry chef e si sta trasferendo da Brooklyn (New York) ad Orange County, in California, per stare vicina alla sua famiglia.
Con lei ad affrontare i controlli pre imbarco c’è l’inseparabile gattina Muji, di 6 anni e adottata quattro anni prima.

Gli agenti hanno chiesto a Taylor di liberare la gattina per farla passare al metal detector ma lei ha prontamente ribattuto: «Sicuramente si metterà a correre, devo proprio liberarla?”.
Alla risposta affermativa degli agenti la donna ha aperto la gabbietta e Muji è subito corsa via.
Muji è scappata dalla zona della biglietteria fino ad arrivare a quella dei bagagli. Lì, non si sa come, si è intrufolata in una stanza di controllo dove due operatori hanno provato a prenderla, spaventandola ancora di più. Per sfuggire ai due la gatta è saltata su un’impalcatura, si è infilata in una intercapedine del soffitto ed è sparita.
Completamente smarrita in un aeroporto di New York.

Taylor è stata costretta a spostare il suo volo al giorni successivo per non rischiare di partire senza Muji. Rimaneva però il fatto che la gattina era ancora dispersa e spaventata e non si sa quanto tempo sarebbe servito per catturarla.
A tal proposito la sicurezza dell’aeroporto ha incominciato a piazzare in giro delle trappole con del tonno.
Purtroppo 24 ore non sono bastate per trovarla e sconfortata Taylor è dovuta partire senza di lei. La speranza però non l’aveva abbandonata e dopo alcuni giorni
Purtroppo 24 ore non sono bastate per trovarla e sconfortata Taylor è dovuta partire senza di lei. La speranza però non l’aveva abbandonata e dopo alcuni giorni ha scritto un post su Facebook per cercare aiuto.
Inaspettatamente al post hanno risposto i volontari di un gruppo che si occupa di trasportare gli animali in aereo che si chiama «Where Is Jack? Inc.».
Questo nome deriva dal nome del gatto Jack che era scappato dal suo trasportino mentre si trovava nell’aeroporto John Fitzgerald Kennedy International di New York nel 2011.

Grazie a associazione è stato possibile portare in aeroporto un cane molecolare, Abby, per aiutare i proprietari nelle ricerche. Il cane ha fiutato Mujic, che dopo giorni si trovava ancora nel soffitto.

Taylor è immediatamente tornata all’aeroporto di New York e dopo 11 giorni è finalmente tornata a riabbracciare Muji: “l’abbiamo presa grazie a una trappola. Quando l’ho rivista sono scoppiata a piangere”.
Dall’aeroporto raccontano che è raro che i gatti scappino, e che è procedura normale farli uscire per non esporli ai raggi x durante la scansione del trasportino. «Il suggerimento – dicono – è sempre quello di usare un guinzaglio».
Dopo la disavventura la gattina è stata portata in una clinica di Long Island, ma dopo qualche giorno lei e Taylor hanno finalmente lasciato New York per volare insieme in California.
Meno male che il gatto poteva tornare a casa in California. È incredibile che questo accada di continuo – ho solo letto che un gatto a Manila ha corso per 5 giorni all’aeroporto e non è stato trovato.