Nell’impossibilità di comunicare a parole le proprie emozioni e i propri bisogni i cani hanno sviluppato un raffinato sistema di comunicazione che permette, anche a noi umani, di interagire con i nostri amici a quattro zampe e di riuscire a comprenderli.
Qualche notizia in merito e un po’ di esercizio metteranno ogni padrone di cane nella condizione di interpretare i segnali lanciati dalla propria bestiola. Espressioni, posture, movenze, segnali vocali, quando vengono interpretati nella maniera corretta, ci permettono di non fraintendere il cane.
Questi animali, a loro volta, sono perfettamente in grado di interpretare movenze ed espressioni sia provenienti da altri cani e sia da noi umani e di assimilare un’ampia serie di informazioni.
I cani, secondo la rivista Focus, manifestano i propri stati d’animo utilizzando principalmente la mimica facciale e dandosi un gran da fare con orecchie, occhi, testa e bocca.
In secondo luogo vengono la postura, in particolar modo quella delle zampe e quella della coda e, infine, le vocalizzazioni come, per esempio, latrati, abbai e guaiti. Vediamo dunque nei dettagli queste 3 forme di comunicazione. Umore, stati d’animo ed emozioni trovano libero sfogo attraverso la mimica facciale. Uno sbadiglio del nostro amico peloso potrebbe farci capire che l’animale si trova in un momento di stress o di disagio mentre, sottomissione e benessere vengono comunicate attraverso gli occhi socchiusi e le orecchie portate all’indietro e mantenute piatte sopra alla testa.
Un atteggiamento di attenzione edi allarme richiede, al contrario, orecchie ben dritte, pronte a captare il minimo rumore. Non occorre dire che, di fronte a un cane che ritrae le labbra e mostra i denti ringhiando è meglio allontanandosi in buon ordine senza sfidare la sorte di fronte a questo netto messaggio di aggressività. A seconda dello stato emotivo in cui si trova l’animale, la postura viene modificata di conseguenza e segue anche la posizione sociale che, in un gruppo di cani, il singolo animale ha all’interno del branco. Pelo ritto intorno al collo e lungo la spina dorsale trasmette aggressività e dominanza mentre un animale che, a coda bassa, striscia lungo il terreno, intende comunicare la propria sottomissione.
Il medesimo stato d’animo si può anche esprimere attraverso una leccata sul muso dell’animale dominante. Il vostro amico si mette a pancia all’aria oppure con le zampe stese davanti e il posteriore sollevato? Vi sta invitando a giocare insieme a lui!
Che dire poi della coda, sicuramente una delle parti del corpo maggiormente comunicative!
Tutti sanno che il cane che scodinzola è contento, affettuoso e ben disposto ma se il movimento da allegro ed entusiasta si fa lento e con la coda mantenuta rigida, allora è meglio tenersi a distanza. Il modo di dire “andarsene con la coda tra le gambe” rende molto bene lo stato di sottomissione e rinuncia tipico del cane che riconosce l’altrui superiorità.
Infine, se una coda mantenuta ben diritta e in piena evidenza denota una certa supremazia e attira l’attenzione, la paura si manifesta attraverso una coda che sui quarti posteriori risulta schiacciata.
Come si è detto in precedenza anche il cane, proprio come noi umani, per farsi comprendere può utilizzare anche la voce che modula in vari modi attraverso un’ampia gamma di vocalizzi e di suoni. Festa, felicità ed eccitazione, magari per sottolineare il ritorno dell’amato proprietario, si esprimono attraverso una serie di uggiolii, mentre il guaito ci fa capire che il cane soffre per qualche dolore oppure che si trova in uno stato di sottomissione. L’ululato viene utilizzato dai nostri amici a 4 zampe come un vero e proprio codice sociale a lunga distanza mentre il normale abbaiare è un modo per attirare l’attenzione.
Capisci cosa vuole dirti il tuo amico a 4 zampe? Lascia un commento!
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