Lo squalo bianco, detto anche carcarodonte, è il più pericoloso pesce predatore del mondo e ha suscitato da sempre la fantasia di scrittori e sceneggiatori per la sua rinomata aggressività predatoria.
Ha un fisico massiccio e occhi profondi e scuri che gli conferiscono uno “sguardo” minaccioso, almeno per coloro che hanno potuto guardarlo negli occhi!
Le sue fessure branchiali pompano l’acqua solo quando si muove. La caratteristica mascella è forse la più potente tra tutti gli animali: ha diverse file di denti, seghettati e triangolari. Le dimensioni vanno dai 4 ai 6 metri e il suo peso dai 1000 ai 1900 kg.
Lo squalo bianco ode vibrazioni sonore anche a una grande distanza e il suo l’olfatto è capace di odorare anche una sola goccia di sangue in una massa enorme d’acqua. Può percepire sia campi elettrici che bio-elettrici, provocati dal movimento dei pesci, grazie a organi sensoriali all’estremità del suo muso.
È dotato di organi sensoriali anche lungo i suoi fianchi, sensibili a vibrazioni con bassa frequenza e a onde di pressione causate dal movimento di corpi nell’acqua. È solito sollevare la testa sulla superficie dell’acqua forse perché l’odore si trasmette più rapidamente nell’aria e non per semplice curiosità.
Tutto ciò lo rende un’animale particolarmente minaccioso e abile nella caccia.
Una sua particolarità è il tipico balzo con cui in un secondo esce dall’acqua per addentare al volo la preda e per rituffarsi a riagganciarla: questo spettacolo straordinario – che gli scienziati chiamano “breach” – dimostra la potenza di questo predatore ed è ancora oggetto di studio per coloro che vogliono scoprire le abitudini di un animale ancora misterioso.
In passato, a causa dell’ignoranza intorno a questi animali, si è anche tentato di sterminarli per rendere tranquillo il mare e incrementare il turismo, ma in realtà le statistiche sono chiarissime in merito: lo squalo bianco ha ucciso in media, nel mondo, circa cinque persone all’anno, molto meno rispetto alle morti causate dalle punture della vespa o di una zecca.
Per la caccia selvaggia da parte dell’uomo oggi è in via di estinzione, anche se si tratta di un animale rimasto sostanzialmente immutato dalla preistoria a oggi. Un predatore perfetto e “di successo” che può far mutare le teorie dell’evoluzione: coloro che non hanno bisogno di evolversi sono più moderni di coloro che devono adattarsi all’ambiente.
La ricerca “Mediterranean Great White Sharks” (McFarland & Co. Publishers), condotta per 16 anni da Alessandro De Maddalena sullo squalo bianco presente nel Mediterraneo, ha confermato la possibilità di estinzione anche nel nostro mare: gli squali del mediterraneo sono infatti diminuiti drammaticamente del 45% negli ultimi 20 anni.
Lo squalo bianco ha ancora segreti da svelare: non sappiamo quanto vive (alcuni studi parlano di un animale piuttosto longevo che può vivere fino a 70 anni!), come si riproduce e dove va a morire.
Sappiamo solo che dà alla luce i suoi piccoli da maggio fino ad agosto. Gli studiosi lo considerano un animale intelligente, con una certa cognizione di se stesso in relazione al suo ambiente e rispettoso delle gerarchie.
Lascia un commento