Durante il terribile tsunami che ha devastato il Sud Est Asiatico nel 2004, alcuni osservatori hanno rilevato un’anomalia nel comportamento della fauna locale. Poco prima del catastrofico evento infatti, diversi esemplari di elefanti e scimmie si sono spostati verso le zone più alte, mentre gli animali da compagnia hanno manifestato una straordinaria inquietudine. Tutto ciò ha portato alla conclusione che, in quella occasione, gli animali abbiano avvertito in qualche modo il pericolo prima che si verificasse.
Lo tsunami asiatico non è stato l’unico caso del genere: studi e cronache abbondano di esempi a sostegno di questo particolare “sesto senso” del mondo animale, tanto da spingere molti esperti a domandarsi se gli animali non siano davvero in grado di prevedere tempeste, uragani e terremoti.
Questa facoltà è riscontrabile anche negli animali domestici, ma nelle specie più “selvagge” ha spesso dato luogo a comportamenti eclatanti e quasi innaturali. Come le reazioni mostrate dagli animali dello “Smithsonian’s National Zoological Park” qualche minuto prima del terribile sisma che ha colpito gli Stati Uniti nell’estate 2011.
In quella circostanza, le scimmie hanno smesso improvvisamente di mangiare per cercare rifugio sugli alberi; i fenicotteri si sono raccolti in gruppo e sono rimasti vicini per tutta la durata del sisma e un elefante è fuggito a nascondersi per uscire dal suo rifugio solo qualche ora dopo la fine della scossa. Ma l’atteggiamento più sorprendente, nella stessa occasione, è stato quello dei lemuri: un gruppetto di questi animali ha iniziato infatti ad emettere strani segnali un quarto d’ora prima del terremoto.
Qualche anno fa, nel corso di un’osservazione scientifica, un team di ricercatori americani ha notato gli squali immergersi rapidamente ad una grande profondità qualche attimo prima che si scatenasse un uragano.
In generale, questa anomalia del comportamento che precede un evento catastrofico è osservabile da qualsiasi proprietario di animali domestici: è noto infatti che poco prima di un terremoto o di una tempesta cani e gatti diventano ansiosi, forse perchè sono in grado di percepire ultrasuoni che sfuggono all’orecchio umano. Il particolare fiuto di cui sono dotati i cani, poi, li renderebbe particolarmente sensibili all’odore delle sostanze chimiche che si concentrano nell’aria prima di un alluvione; i fulmini, inoltre, vengono preannunciati da un caratteristico odore metallico poco percepibile dall’olfatto umano.
Gli studiosi del comportamento animale cercano da anni di comprendere quale sia effettivamente la natura di questa particolare dote che porta gli esemplari di svariate specie a “percepire” le catastrofi naturali prima del loro verificarsi.
Si è ipotizzato, in proposito, che gli animali riescano a cogliere in anticipo le vibrazioni provocate sulla crosta terrestre dallo sconvolgimento in arrivo, oppure ad avvertire le piccole quantità di materiale gassoso liberate dal terreno prima di un terremoto. Purtroppo, le manifestazioni esterne di tali sensazioni sono molto simili a quelle che gli animali mostrano in tante altre circostanze: sono molteplici infatti le cause che portano le specie animali ad alterare la loro naturale condotta.
E finchè gli studiosi non riusciranno a trovare l’ “anello mancante” che possa stabilire con assoluta certezza un nesso fra queste anomalie comportamentali e le varie calamità, non sarà scientificamente possibile utilizzare il comportamento animale per prevedere gli eventi catastrofici.
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