Come tutti sapranno durante il periodo invernale le tartarughe vanno in letargo. E’ una condizione che caratterizza alcune specie di rettili come le tartarughe domestiche, ma anche alcuni mammiferi come orsi o procioni.
Questa condizione biologica, che si crea durante la stagione fredda, porta l’animale a diminuire drasticamente le funzioni vitali; questo stato è conosciuto anche come stato di quiescenza. Ovviamente per sopravvivere durante questo periodo di standby, si servono delle riserve di grasso accumulate durante la stagione autunnale; ciò permette quindi di sopravvivere durante il periodo invernale e risvegliarsi durante quello estivo.
Anche le nostre piccole testuggini domestiche sono soggette a questa fase e di conseguenza hanno bisogno di molta cura e attenzione.
Prima di tutto è consigliabile chiedere informazioni al proprio veterinario di fiducia o a uno specialista in modo da avere un chiaro quadro d’insieme su come comportarsi.
Una delle regole principali è quella di assicurarsi che la tartaruga non sia ammalata o ferita prima che si addormenti, potrebbe esserle fatale. Evitare cambiamenti ambientali troppo repentini.
Se la vostra è una tartaruga da giardino bisogna tenere presente alcuni accorgimenti: la terra del giardino non dev’essere troppo dura poiché l’animale scaverà una piccola nicchia nella quale vorrà passare il periodo di quiescenza. Seconda regola da rispettare interessa la temperatura: infatti se si tratta di una zona in cui fa troppo freddo la testuggine rischierà di non sopravvivere durante tutto l’inverno.
Per le piccole tartarughe prendere le seguenti precauzioni: rimediare un contenitore abbastanza capiente ma non esageratamente grande. Riempirlo di terriccio morbido e friabile, magari un po’ umido ma non troppo; non dev’esserci troppa terra, ma quanto basta per permettere alla tartaruga di poter scavare a sufficienza. Assicurarsi di non farla mangiare prima che entri in letargo e mantenere una temperatura costante, non troppo alta ne troppo bassa evitando così che l’animale si svegli prima del previsto.
Controllare periodicamente che non abbia rilasciato liquidi come urina, poiché rischierebbe la disidratazione, se così fosse consultare un veterinario. Un altro accorgimento da prendere sempre in esame è il peso: infatti è utile pesarla periodicamente per verificare che non sia dimagrita e che riesca a raggiungere la primavera.
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