L’istinto materno è sicuramente uno degli istinti più forti esistenti, di qualsiasi specie ed essere vivente si stia parlando. La storia che vi andiamo a raccontare oggi ne è una dimostrazione lampante. La protagonista della vicenda è una cagna di nome Cloe, un meticcio di proprietà dell’infermiere Mirco Pizzolato, che lavora all’ospedale San Valentino. Il signor Mirco racconta che questa particolare storia ebbe inizio il giorno in cui, all’improvviso, la sua Cloe fece perdere le sue tracce.
Allora Mirco, spaventato per la scomparsa improvvisa della sua cucciola, si mise disperatamente alla ricerca della cagna sperando di riuscire a trovarla. Fortunatamente, le sue ricerche alla fine lo premiarono, anche se, la scena che si trovò davanti fu alquanto inaspettata; la sua Cloe, infatti, non solo non si era spostata nemmeno di un centimetro dalla sua abitazione, infatti si trovava nel sottoscala di casa, in via dei tre fiori, ma oltretutto, la cagnolina, fu trovata intenta nel covare un uovo d’anatra come fosse di sua legittima proprietà.
Da allora Cloe covò quell’uovo ogni giorno fino alla sua schiusa. Anche dopo, logicamente, la cagnolina si comportò come se quel piccolo pulcino, appena venuto al mondo, fosse a tutti gli effetti suo figlio, infatti i due da lì a poco diventarono pressoché inseparabili, Cloe non lo perdeva di vista nemmeno per un attimo, riempiendolo di mille attenzioni.
Il signor Mirco, racconta infatti, che ad un certo punto, aveva deciso di separare i due in quanto Cloe, per proteggere il pulcino durante i temporali, lo prendeva in bocca, rischiando magari cosi involontariamente di fargli del male. Ma anche dopo questo allontanamento, il dolce meticcio non si era arreso ed aveva ritrovato il suo piccolo pulcino. Da allora, Mirco, decise di non separarli più, per la gioia sia di Cloe che del piccolo pulcino adottato da questa mamma così speciale.
Lascia un commento