Anche oggi quella che vogliamo raccontarvi è una storia a lieto fine. Una storia che parla di animali, grandi uomini che prendono decisioni difficili e di destini che sembravano segnati ma alla fine volgono verso un happy ending.
Ci troviamo a Tauranga, in Nuova Zelanda. Il gatto, che si chiama Rory, ingerisce accidentalmente del veleno per topi e si ammala gravemente. Le sue condizioni sono subito gravissime.
La proprietaria del gatto, Kim Edwards, si accorge che qualcosa non va quando sente “ululare” per il dolore il suo gatto. Il micio era in agonia e non era capace di muoversi.
Kim decide di portare il gatto dal veterinario e scopre che aveva ingerito il veleno e che la sua vita era in pericolo.
Il quadro clinico che si presenta alla veterinaria, Kate Heller, è disastroso: la sola chance che il gatto ha di salvarsi è una trasfusione di sangue, ma il tempo scorreva, il laboratorio era chiuso e non poteva aspettare così tanto da determinare di quale tipo di sangue avesse bisogno. “Se dai a un gatto solo un milligrammo di sangue di un altra razza di gatto questo lo ucciderà, ma i gatti non sviluppano anticorpi al sangue del cane quindi questa restava la nostra unica opzione” ha dichiarato la dottoressa Keller al Sun Live news. “Non avevamo altra opzione: o vederla morire oppure sperimentare qualcosa sperando funzionasse”.
La dottoressa propone allora una trasfusione. Secondo alcuni medici i gatti non hanno anticorpi che rigettano il sangue dei cani, quindi una trasfusione può dare al gatto il tempo sufficiente a rigenerare il proprio sangue. Ma può essere effettuata una sola trasfusione, la seconda potrebbe determinare la morte del felino.
Kim contatta allora la sua amica Michelle Whitmore, che accetta di aiutarlo. “Non avevo mai sentito niente di simile fino ad ora. Pensavo stesse scherzando” ha dichiarato; realizzato che non si trattava di uno scherzo, Michelle porta il suo labrador nero Macie dal veterinario, dove dona il sangue necessario alla trasfusione.
Nel giro di un’ora e mezzo dalla trasfusione, Rory era “in piedi”, faceva le fusa e voleva mangiare in un modo che aveva dell’incredibile.
Grazie al sangue donato dal cane la micia Rory è guarita e adesso sta bene.
Secondo voi gli umani sarebbero capaci di tanto amore? Lasciate un commento!
FONTE: Life with Cats
franco pesce dice
No!E lo dimostrano continuamente, purtroppo.Io, al mio cane, donerei il sangue senz’altro.