Avevamo lasciato i nostri eroi in guai davvero grossi. Il Canto Nono ha confermato le enormi difficoltà che i mici stanno incontrando nell’impresa di salvare Angelica. La Valle dei Roditori si sta confermando un luogo spaventoso e pieno di insidie e nonostante i mici siano riusciti a trovare un’entrata per raggiungere la tana dei ratti, il malvagio Topazio li ha trasformati in pietra ollare con il suo scudo magico.
Riusciranno i nostri eroi a salvare Angelica e a mettersi in salvo?
Scopritelo nel DECIMO CANTO.
CANTO 10
Dei trenta eroi in pelo e ossa
uno soltanto si era salvato.
Gettato si era dentro una fossa
rimanendo nascosto e riparato.
La penombra dei cuniculi angusti
impediva di vedere le feline forme.
Anche chi si nascose dietro gli arbusti
adesso è pietra, e immobile dorme.
Uno solo avea intuito il grave periglio
e vedendo bene anche nell’oscurità
con scaltrezze e col suo vivace piglio
gridò:” Presto amici, nascondetevi qua!”
Nessun micio avea però fatto in tempo
solo il grande Panzino si nascose;
diventarono tutti pietra nel frattempo
restando immobili, imprigionati in pose.
Di trenta gatti, ventinove eran sconfitti
l’impresa gravava sulle spalle di uno.
Nessun miagolio, stavan tutti zitti:
Panzino era solo, senza supporto alcuno.
Perfino il prode Orlando era di marmo
le sue possenti zampe immobili come statue.
Forse a Panzino non restava che il disarmo
le discussioni di vittoria ormai eran vacue.
Il malvagio Topazio in una sola mossa
i più valorosi mici avea disarmato.
Il resto dell’esercito non provò la riscossa
giacchè rimase fuori, l’ingresso fu bloccato.
Panzino sentì vicino l’odore della sconfitta
ma neanche per un istante pensò alla resa
Sempre valoroso e con la testa dritta
pensò a un piano: sfruttar l’effetto sorpresa!
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Massimo D dice
Belli i canti finora letti e il c. XI?