Si dice che quando un gatto fissa il vuoto stia pregando Gatto Francesco.
Ricordato da tutti come il gatto più buono del mondo, Gatto Francesco fece grandi cose in vita e grandissime da morto. Neppure tutto l’inchiostro del mondo basterebbe a narrare gli innumerevoli miracoli che hanno dato speranza e sollievo a milioni di felini domestici. Basti sapere che il suo primo miracolo fu dapprima ignorato, poi deriso, poi osteggiato ma alla fine la verità venne a galla.
Si può nascondere la verità ad un uomo, si può mentire ad un cane. Ma ad un gatto no! Lui le percepisce certe cose.
Lampino aveva da sempre sofferto di una rara forma di dislessia felina. I suoi rauchi miagolii a volte prendevano la forma di cinguettii, altre di squittii e sovente di abbai. Questo gli causava non pochi problemi, soprattutto nelle relazioni sociali.
Un giorno fu aggredito dal temibile Ivan II, il gatto randagio che controllava il quartiere, perché scambiato per un delizioso topino.
Non parliamo poi delle sue (inesistenti) relazioni amorose. Il primo appuntamento fu un vero e proprio disastro: aveva appena iniziato a dichiarare tutto il suo amore alla gatta amata, quando un feroce abbaio gli uscì dalla gola. Potete immaginare i soffi, il pelo rizzato e poi la fuga a zampe levate della povera gattina.
La sua adorata umana Christine voleva porre fine a questo struggente isolamento, ma il veterinario le aveva assicurato che non c’era proprio nulla da fare.
Un pomeriggio di fine estate vide Lampino assorto a fissare il vuoto. Pensò che la solitudine l’avesse fatto uscire di senno e si avvicinò per accarezzargli dolcemente la testa. La reazione del micio fu violenta e repentina e un profondò graffio solcò la sia mano sinistra.
Christine passò tutta la notte davanti al computer nel tentar di dare una spiegazione a quanto accaduto. Si imbatte per caso in un articolo [vedi Il Gatto più buono del mondo] che parlava di un gatto miracoloso vissuto nel gattile di Canterbury.
Senza pensarci un attimo decise di andare in pellegrinaggio con il suo gatto.
Lampino, che aveva sempre odiato viaggiare, appariva innaturalmente calmo.
Non appena arrivarono nel gattile di Canterbury, Christine fece uscire Lampino dalla sua gabbietta. Il micio corse subito, come se già conoscesse la strada, verso l’albero di melograno sotto il quale giace Gatto Francesco.
Lì si fermò e inizio a fissare l’albero. Passarono pochi interminabili minuti dopodiché iniziò a miagolare come se stesse piangendo. Miagolò tutto il giorno e il giorno l’altro, poi cadde in un sonno profondo. Il mattino seguente i suoi miagolii non erano più rauchi e tutti i gatti finalmente potevano comprendere le sue parole.
Gatto Francesco aveva compiuto il suo primo miracolo.
Sarebbe passato molto tempo prima che venisse riconosciuto come tale, ma da quel giorno milioni di gatti sanno che il gatto più buono del mondo veglia sulle loro testoline pelose.
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