Il linguaggio del corpo di un gatto ed in particolare i movimenti della coda sono molto complessi da decifrare.
Capire il proprio animale domestico può richiedere anni e riconoscerne ogni sfumatura del carattere può essere una fonte molto preziosa.
Esistono, però, alcuni movimenti della coda molto chiari che tutti i proprietari di gatti dovrebbero imparare a capire e interpretare per cogliere lo stato emozionale del proprio felino.
Quando il felino è rilassato la sua coda è solitamente in posizione orizzontale o leggermente bassa verso il pavimento.
Se il gatto ha la coda eretta, con la punta leggermente curvata, significa che ha voglia di fare conoscenza e interagire cordialmente con la persona che ha di fronte.
Se ha voglia di coccole, sapientemente, rivolgerà la coda verso l’alto, facendola vibrare “conquistando” il proprio interlocutore.
Quando invece il proprio felino è in atmosfera di caccia, mirando un topolino o uccellino fuori portata, il movimento della coda può diventare quasi martellante. In tal modo esprime frustrazione nell’attesa che la situazione si modifichi.
Strano a credersi, ma anche il gatto può avere paura: se sta in posizione accovacciata con la coda avvolta strettamente attorno al corpo, ciò significa che non vuole interagire perché si sente timoroso. Se infila la coda tra le gambe, indica addirittura sottomissione.
Quando un gatto, invece, agita la coda, con movimenti sferzanti ed incostanti, sicuramente non è da interpretare come lo si farebbe per il cane. Mentre quest’ultimo scodinzola perché è felice, al contrario, il gatto mostra in tal modo la propria agitazione che potrebbe evolversi in azione aggressiva.
Se la coda si trasforma, gonfiandosi con il pelo raddrizzato è meglio fare marcia indietro, altrimenti saranno guai!
Voi riuscite a capire il vostro gatto? Lasciate un commento!
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