I nostri piccoli amici felini hanno a loro disposizione degli strumenti sensoriali delicati ma fondamentali per la loro esistenza: le vibrisse.
I famosi baffi dei gatti, infatti, servono ad una serie di necessità fondamentali: le terminazioni nervose di questi organi danno loro informazioni ‘tattili’ sui movimenti dell’aria, sulla temperatura e in generale dei possibili ostacoli che possono costituire un pericolo per i felini. Ma sono anche utili per individuare forma e vicinanza delle eventuali prede, tanto che è stato dimostrato come un piccolo danno ai baffi possa far perdere l’orientamento e l’equilibrio al micio, rischiando di mandare a monte una sicura battuta di caccia!
Costituiscono insomma un vero e proprio radar e permettono al gatto di orientarsi al massimo anche al buio e di regolarsi anche sulle dimensioni degli spazi dove inserirsi, con buona pace di ogni topolino presente nelle vicinanze! Inoltre, proteggono gli occhi dei mici da possibili urti e danni.
Ogni gatto possiede 24 vibrisse, 12 per ciascun lato del musetto e vista la fondamentale funzione che le contraddistingue si raccomanda di non tagliarle o bruciarle mai, neppure in caso di una bella tolettaura a fondo! Sono costituite da una radice ricca di vasi sanguigni e da uno stelo appuntito dove risiedono appunto le terminazioni nervose sensoriali e si presentano molto lunghe e rigide al tatto, più dei comuni peli. E’ chiaro, poi, che con il naturale invecchiamento del gatto, anche i baffi tendono a diventare bianchi, come gli altri peli del corpo.
Sono infine un ottimo indicatore dell’umore del micio o della sua predisposizione a compiere atti più o meno dinamici: se si trova in posizione difensiva le piega all’indietro, così come se ha la ‘luna storta’; viceversa saranno proiettate in avanti in caso in cui il gatto fiuti una potenziale preda o se è particolarmente rilassato. Quindi fate sempre attenzione allo ‘stato’ dei baffi dei vostri piccoli amici a 4 zampe, per essere sempre certi del loro benessere.
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