Un angolo di paradiso per i mici più sfortunati: potremmo sintetizzare così la nostra piacevolissima visita al gattile gestito dall’associazione Mondogatto Gruppo Volontari , nata 28 anni fa a Milano. Li avevamo conosciuti quasi per caso ad una fiera di quartiere nel capoluogo meneghino. Ci avevano colpito per la semplicità e l’allegria con cui avevano allestito il loro stand e naturalmente per la nobile causa che li impegnava sul territorio: raccogliere fondi per il gattile.
“Trenta anni fa ci dissero che eravamo dei matti , adesso il nostro gattile e la nostra associazione sono delle realtà solidissime”! Ci accoglie con un sorriso e con questa frase la volontaria Mavj Davanzo, che ci guida all’interno della struttura e ci spiega il loro instancabile e certosino lavoro per i nostri a-mici.
Il gattile Mondogatto ospita circa 135 gatti, ma “ne arriveranno sicuramente altri. Si avvicina il periodo estivo e di conseguenza l’abbandono dei gatti si moltiplicherà. Pensate che due anni fa in estate arrivarono 80 cuccioli e 86 adulti” racconta Mavj.
La prima cosa che salta subito all’occhio è la grande organizzazione della struttura e dei volontari, una cinquantina in tutto. Tutti i mici sono suddivisi in recinti e spaziosi container (provvisti di riscaldamento e aria condizionata), in base alle patologie di cui soffrono: gatti ipovedenti, affetti da Aids o leucemia felina, allergici e incontinenti. Mavj ci spiega simpaticamente che ogni recinto ha la sua star, il suo leader indiscusso: abbiamo pertanto il piacere di conoscere Achille, Chicco e Fuffy, che quando sentono la familiare voce di Mavj si catapultano verso di noi cercando una carezza, una coccola…
Mavj ci spiega che Mondogatto collabora con l’ASL, con veterinari che si occupano della sterilizzazione dei gatti, ma che tutto il periodo di degenza dei mici operati è a loro carico, visto che la onlus Mondogatto è totalmente autosovvenzionata. Sono dotati anche di un furgoncino per interventi esterni (per esempio gatti in pericolo) e anche di un ambulatorio per i gatti randagi e stanziali con una sala chirurgica e un’altra sala che ospita i gatti in degenza, gestito dalla Dott.ssa Stefania Rapaccini, il direttore sanitario.
Mavj ci guida all’interno della struttura, dove vi è una sala riservata ai gatti anziani, quelli che “non vuole più nessuno, perchè troppo vecchi” e che probabilmente non verranno mai adottati:
Myori è comodamente acciambellata sulla sua morbidissima cesta e non ci degna neanche di uno sguardo, ma in un certo senso è giustificata, dato che è la più vecchia di Mondogatto con i suoi 20 anni! Violetta di anni invece ne ha 18 e si mostra incuriosita dalla nostra presenza. Chi invece ci guarda con un’aria assai sospettosa è Enzino, che ci scruta dall’alto di una mensola. Enzino è un fantastico micione grigio che ha la particolarità di avere perennemente la lingua di fuori e sembra quasi prendersi gioco di noi. Avremmo voluto anche conoscere Black, ma Mavj ci spiega che non ama socializzare e se ne sta continuamente sotto i mobili.
Chiudiamo la nostra visita facendo la graditissima conoscenza del presidente di Mondogatto, Lorella Ghirardi, che ci illustra l’imminente Open Day di primavera, quando il rifugio aprirà le porte a tutti i visitatori e tra una fetta di torta e l’altra sarà possibile aiutare Mondogatto con delle donazioni o, con delle offerte minime, prendere dei dei gadget nei mercatini allestiti appositamente.
Ci congediamo dai volontari di Mondogatto, visto che devono accogliere i visitatori interessati alle adozioni. Mavj ci saluta con un sorriso: “Per noi non c’è Natale nè Capodanno: il 25 dicembre ci alziamo alle 6:00 del mattino, veniamo qui a dare da mangiare ai mici e poi facciamo il pranzo con le famiglie”. Se non è amore questo…
Foto realizzate da Pole Pole Production
Aiuta a diffondere e a far conoscere il lavoro dei volontari, condividendo l’articolo!
Se volete adottare, anche a distanza, se volete inviare un aiuto o semplicemente se volete saperne di più cliccate su MONDOGATTO
Lascia un commento