Ci è difficile condividere certe notizie che provengono da molto lontano, figuriamoci quando scopriamo che le stesse identiche cose accadono a casa nostra! Sentire di animali che per le culture occidentali sono domestici, cioè a tutti gli effetti membri delle famiglie (nel nostro caso italiane), vengono mangiati in altri paesi e da altri popoli è difficile da accettare. Ma la denuncia dell’Aidaa, l’associazione che si batte per la tutela degli animali, è a dir poco allarmante e ci lascia senza fiato: in Italia sono stati uccisi tra i 6 e i 7.000 gatti che sono stati poi cucinati.
I dati non riguardano ristoranti asiatici, ma solo ed esclusivamente di italiani, che specialmente nelle provincie di Brescia, Cremona, Vicenza, Verona ma anche nel milanese e nella zona tra Parma e Reggio Emilia in alcuni casi organizzano dei veri e propri pranzi a base di gatto con la presenza anche di 20-30 persone. naturalmente tutto ciò avviene di nascosto perchè in Italia per legge, l’uccisione di un gatto è perseguibile penalmente col carcere.
Questa pratica assolutamente non tollerabile, nasce nel dopoguerra quando famiglie senza cibo nè acqua e possibilmente senza casa, cacciavano e mangiavano animali randagi tra i quali anche i gatti. Oggi tutto ciò continua, ma non è affatto giustificabile: siamo nel 2015, in una società evoluta dove i diritti degli animali sono aumentati e dove non si può ancora sentir parlare di violenza gratuita sugli animali.
È una cosa vergognosa! Chi fa cose del genere è veramente un mostro! Che schifo!
Anticipo che ho 3 gatti e sono gattara da sempre..però penso: perchè un gatto no e 1 agnellino si ?
perchè il gatto è più intelligente e bello esteticamente,oltre che morbido
Sei propio un grande genio, i maiali vanno mangiati, e quelli sono al MINIMO cos’i intelligenti di un cane (un maiale ha l’intelligenza di un bambino umano di 3 anni d’età)
Figli di puttana