Quando Julie Calder non ha visto rientrare il suo Garfield a casa, avrà pensato che si trattava del solito ritardo del micio, del solito giretto di perlustrazione e che avrebbe rivisto Garfield di lì a poco, al massimo l’indomani mattina. Quando però la signora gallese, che vive a Cardiff nel distretto di Rumney, si è resa conto che il suo felino non tornava, tutto si è trasformato in ansia e frustrazione per la perdita del micio. Dopo quasi cinque anni dalla scomparsa, nel dicembre del 2012, l’animale era stato ritrovato da una vecchia signora che, ironia della sorte, abitava proprio vicino casa di Julie, nella zona di st. Mellons.
L’anziana, pensando che il piccolo Garfield fosse un randagio, non ci ha pensato due volte a prendersi cura di lui, accudendolo e tenendolo con se.
Poi purtroppo, la signora non ha più potuto provvedere al gatto, e per questo lo ha affidato alle cure del “Cats Protection’s Bridgend Adoption Centre”. Non appena arrivato nel centro, Garfield è stato controllato dal personale che ha scannerizzato l’animale rilevando la presenza di un microchip con un indirizzo vecchio.
I veterinari hanno perciò iniziato ad indagare e sono riusciti a risalire a Julie, che dopo ben 7 anni è riuscita a riabbracciare il suo Garfield. «Non ho mai smesso di pensarlo, d’ora in poi lo vizierò» ha detto Julie. La veterinaria Sue Dobbs ha affermato: «Julie ha preso il gatto in braccio, cosa che noi non eravamo riusciti a fare, e lui le ha leccato la faccia.»
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