Da molti anni ormai la Sicilia, e l’isola di Lampedusa in particolar modo, sono il teatro della disperazione umana. Molta gente proveniente dai paesi africani e medio orientali più poveri, fugge dalle loro terre colpite dalla guerra e dalla fame per cercare in Europa un futuro migliore. Tra i migranti ci sono molti uomini e donne e purtroppo anche moltissimi bambini che arrivano in Italia in condizioni quasi disperate, tentando quella traversata in mare piena di speranze e sogni di una vita quantomeno dignitosa.
Qualche giorno fa, è arrivato sulla nave inglese insieme a 219 migranti anche un gatto: i soccorritori hanno faticato parecchio per prenderlo. Il gatto infatti non voleva farsi acchiappare ed era molto spaventato e solo l’intervento decisivo dei vigili del fuoco ha risolto la situazione.
Il micio è stato messo in un trasportino e poco dopo è stato affidato alle cure del personale della Asp che a sua volta, lo ha affidato ad una associazione di volontari di Lampedusa che sta provvedendo a tenerlo in quarantena seguendo così l’iter previsto dalla legge. È stato chiamato Joedo, come il vigile del fuoco che è riuscito a calmarlo, ma in realtà il gatto, o meglio la gatta, un nome lo aveva già ed è Lola. L’animale non si era intrufolato furtivamente nella barca, ma era il compagno inseparabile di una bimba sudanese di nome Sama.
La bambina è stata colta dalla disperazione quando ha saputo di doversi separare dalla sua gatta, ma il sindaco di Lampedusa le ha promesso che dopo il periodo di quarantena potrà riabbracciare la sua adorata amica Lola.
Una storia davvero toccante, che ne dite? lasciate un commento!
[…] Lampedusa aveva promesso che dopo un breve periodo, Sama e Lola si sarebbero potute ricongiungere (Leggi l’articolo completo). E a quanto pare la promessa del primo cittadino è stata rispettata! Dopo ben 7 lunghi mesi […]