Questa è la storia di Gatto Francesco, il gatto più buono del mondo.
Nato in una famiglia di umili origini, fu abbandonato dalla madre all’età di 2 settimane.
Fu accolto nel gattile inglese di Canterbury dove si contraddistinse subito per la sua spiccata onestà d’animo e per il suo senso civico.
All’età di un mese fu premiato con la massima onorificenza del gattile, Cavaliere di Gran Croce dell’ordine di Gatta, perchè salvo l’uccellino Angelo, caduto in volo, facendo scudo col suo corpo per attutirne la caduta. Si ruppe le zampe anteriori e fu costretto a restare fermo per 2 mesi. Questa inattività lo portò ai margini del gattile e quando rientrò dalla prolungata convalescenza, subì l’indifferenza di coloro a cui aveva donato tanto aiuto e affetto.
La crisi di miagolio che lo colpì, dopo la cattiveria subita, non lo fece demordere. Quindi si mise subito al lavoro per riformare i gattili in senso comunitario. Una delle prime riforme che portò a termine, permise il raddoppio della razione di latte per tutti i gatti neri e pezzati e la presenza di una lettiera privata per ogni gatto, anziché il campo-lettiera comune che si stagliava dietro al gattile.
Questo spiccato interventismo di Gatto Francesco però non piaceva alla lobby dello sfruttamento dei gatti (SDG), che non vedeva di buon occhio la lotta per l’emancipazione felina. Queste eminenze grigie iniziarono a tramare nell’ombra e ordirono un complotto per ucciderlo.
L’occasione che i complottardi stavano aspettando si presentò quando Gatto Francesco organizzò il primo Cat Pride per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema increscioso dello specismo.
Durante la sfilata che si tenne nel cortile del gattile dove gatti, cani, topi e uccellini sfilarono insieme per mostrare che un mondo di fratellanza può esistere, fu colpito a morte da un corvo assoldato dalla lobby SDG.
Le sue spoglie mortali sono oggi sepolte sotto l’albero di melograno che volge al cortile del gattile di Canterbury e sono diventate meta di pellegrinaggio da parte dei fedeli di Gatto Francesco.
Ad oggi non si contano i miracoli compiuti da Gatto Francesco, che intercede dal Ponte dell’Arcobaleno a favore di tutti i gatti che gli rivolgono il loro miagolio per migliorare la loro condizione.
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