L’assassino di Cecil voleva uccidere anche un elefante

Vi avevamo promesso nuovi sviluppi della vicenda riguardante la morte del leone Cecil, ed eccoli puntuali. Il magnifico esemplare di leone dalla criniera nera era stato cacciato e ucciso qualche giorno fa nello Zimbabwe dal dentista statunitense Walter Palmer, non nuovo a tali episodi di bracconaggio. Il medico si era fatto aiutare da altre persone del luogo (soprattutto dal cacciatore Theo Bronkhorst) e dopo aver ucciso Cecil l’aveva decapitato e spellato. Adesso però Palmer rischia quindici anni di galera perchè il leone apparteneva al Hwange National Park e rientrava in un programma di studi della University of Oxford e proprio per questo motivo aveva un chip GPS che ne controllava gli spostamenti (Leggi l’articolo completo qui). Adesso è arrivata anche la richiesta di estradizione avanzata dalle autorità dello Zimbabwe. Intanto emergono dettagli nuovi sulla vicenda: il medico voleva anche uccidere un elefante.

A dirlo è lo stesso Theo Bronkhorst: ««Lui voleva un elefante con una zanna di almeno 30 chili, qualcosa che solo un grande esemplare può avere. Gli ho risposto che non sarei stato in grado di soddisfare la sua richiesta e così il giorno successivo ha deciso di andarsene a Johannesburg». Inoltre l’agenzia Usa per la protezione della fauna, il «Fish & Wildlife Service» ha aperto un’inchiesta su Palmer che adesso rischia 15 anni di carcere.
Ecco il video in cui Cecil si faceva immortalare dai fotografi:

Speriamo che venga fatta giustizia per Cecil, che ne dite? Lasciate un commento!