E’ tornato a lavoro come se nulla fosse accaduto il dentista statunitense Walter Palmer che due mesi fa aveva preso parte a una battuta di caccia uccidendo il leone Cecil, simbolo dello Zimbabwe (Leggi l’articolo completo). Dopo più di un mese di competa “latitanza” è tornato nello studio dentistico di Minneapolis in Minnesota, ma ad attenderlo stavolta c’erano un bel po’ di manifestanti inferociti che non hanno dimenticato le sue malefatte. Già in passato Palmer si era reso protagonista di battute di caccia di frodo e l’aveva passata liscia, ma stavolta il risalto mediatico è stato molto più ampio e rilevante.
«Assassino!», «Vattene da questa città!», «Basta con la caccia ai trofei!», erano solo alcune delle invettive con cui è stato accolto. Sul muro dello studio Walter Palmer ha letto anche «Massacratore di leoni» scritto con della vernice. Inoltre c’erano numerosi cartelli con le scritte cartelli con sopra scritto «Giustizia per Cecil #estradizione» oppure «D’ora in poi con i tuoi soldi fai invece donazioni a favore degli animali in pericolo, a quanto pare ne hai un sacco».
Il dentista ha parcheggiato sul lato opposto della strada e si è recato a piedi allo studio, non proferendo parola e cercando di non incrociare lo sguardo di nessuno.
Come si concluderà questa assurda vicenda? E voi da che parte state? lasciate un commento!
Dalla parte del leone.