Se non fosse stato per la prontezza e l’abilità del signor Antonio D’Attis, professione meccanico, probabilmente adesso staremmo parlando di un’altra storia, con tutta probabilità con un finale amaro. Ma andiamo con ordine: perchè un meccanico? Cosa collega un’officina di automobili con una gatta? Ora ve lo raccontiamo. Come spesso molti mici usano faro per ripararsi dal freddo, la gatta Agata se ne stava al calduccio dentro il vano motore di un’automobile. Quando però la vettura, appartenente al signor Luigi Castrignano che non si è accorto di nulla, ha iniziato a muoversi, per Agata è iniziato una lunga disavventura, un calvario lungo ben 500 Km. La gattina è rimasta intrappolata nel motore da Catania fino a Brindisi. Arrivato a destinazione, Luigi si è accorto dei miagolii disperati della gatta e si è subito recato da un meccanico, Antonio D’Attis per l’appunto. Una volta salvata, la gatta è stata affidata alle cure dell’Aidaa di Brindisi: aveva parecchie bruciature su tutto il corpo ed era molto stanca e disidratata.
Per fortuna la gatta adesso sta meglio e il suo nome, Agata appunto, le è stato dato in onore della Santa protettrice di Catania, città da cui è partito il suo viaggio. Inoltre è stata adottata dalla signora Anna , che è diventata la sua nuova mamma.
Ecco alcune immagini dell’Associazione Onlus Aidaa “Micetti di brindisi”:
Vi è piaciuto la storia di Agata?
Federincoglionito dice
Madonna Santa che figata ora mi sento più gay
Federincoglionito dice
Omofobo