Halloween si avvicina: il 31 ottobre sarà la notte delle streghe e la follia pura nei confronti dei poveri gatti neri è iniziata. L ’Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente (Aidaa), ogni anno fa la conta dei mici scomparsi e i numeri sono allarmanti. Questa moda becera ormai ha preso piede anche in Italia e a farne le spese sono i felini dal manto nero, “colpevoli” appunto di avere un colore del pelo non gradito ai seguaci di questa assurda festa. In realtà non ci sarebbe nulla di male a festeggiare questa occasione, anche se non appartiene alla nostra cultura. Ma perché fare della violenza gratuita agli animali? Credenze popolari e superstizioni assurde contribuiscono ad accrescere il mito che il gatto nero porti sfortuna, una buona ragione per dare il via a una vera e propria mattanza.
L’Associazione, che da anni combatte il fenomeno, sta cercando anche di capire i motivi di tale accanimento e non esclude nessuna pista: “Potrebbero essere stati rapiti per superstizione o da una setta per riti esoterici o sacrificali”; ma potrebbero anche essere finiti nelle mani della Crudelia del caso a corto di “pellicce”. O ancora, qualcuno potrebbe averli “cucinati in pentola o avvelenati per motivi futili”. Tutto va tenuto in considerazione, purtroppo.
Ancora l’Aidaa spiega che “Ogni anno, in Italia ne scompaiono 30 mila – spiegano dall’Associazione -, buona parte sono immolati proprio durante questa notte. Per questo, nel 2007 è stato istituito “il gatto nero day”, il 17 novembre”.
Se avete un gatto nero, state molto attenti a non lasciarlo libero per strada. Circa 500 volontari dell’Aidaa che la notte di Halloween setacceranno le zone considerate a rischio (prevalentemente in Piemonte, Lombardia, Veneto occidentale, Emilia, Umbria e Lazio), per tentare di limitare i danni ma non sarà affatto facile.
Si avvicina Halloween, ecco perchè fare attenzione
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