La pura follia umana non ha mai fine. La violenza contro gli animali è sempre più frequente e purtroppo stavolta a farne le spese è stato il povero Bombolo, un bellissimo gatto nero ucciso a fucilate a Grosseto. La LAV si è costituita parte civile nel procedimento penale contro il presunto uccisore del micio, per cercare giustizia. Il felino era stato ucciso nel 2013: Bombolo si trovava in provincia di grosseto e una volta colpito dalle pallottole era riuscito a trascinarsi fino a casa ed era stato soccorso dalla famiglia, ma morì dopo un ricovero di oltre due settimane in clinica veterinaria.
La LAV di Grosseto prese in carico la vicenda, assistendo la famiglia che decise di manifestare il proprio sdegno affiggendo un manifesto nei pressi dello stadio di Grosseto e uscendo con delle pagine a pagamento su un quotidiano locale.
Il killer è un uomo di 60 anni che era stato rinviato a giudizio. «Siamo molto soddisfatti che la vicenda di Bombolo sia arrivata in aula– dichiara Giacomo Bottinelli, consigliere nazionale LAV – e in questi due anni la LAV ha sempre fatto sentire la sua voce sul caso, sostenendo la famiglia. Purtroppo, nella località di Casalecci non si tratta del primo episodio di questo tipo e anche in tribunale la nostra presenza darà modo di contribuire, con il fine aggiuntivo di prevenire ulteriori reati in danno agli animali che potrebbero essere perpetrati».
fonte ilgiunco.net
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