Nel corso degli ultimi anni, grazie anche alla maggiore informazione sui prodotti e alla maggiore attenzione degli umani che scelgono di vivere con un animale domestico, il mercato del pet food (o più semplicemente cibo per animali) ha avuto un incredibile boom.
Sempre più persone si interessano all’alimentazione del proprio amico a 4 zampe e sempre più persone scelgono di evitare i cosiddetti “avanzi” per preferire dei cibi realizzati “su misura” per l’animale e per le caratteristiche sue proprie (ad esempio cane/gatto, cucciolo/adulto, con problemi vari – diabete, insufficienza renale, debilitati, denutriti, ecc.)
Se scendiamo nei particolari, il mercato italiano del pet food è il terzo d’Europa, dopo Francia e Germania, e nel 2014 ha fatto registrare un volume d’affari di un miliardo e 830 milioni di euro. L’ultima tendenza fa registrare una forte espansione del cibo “cruelty free”, che significa letteralmente “libero dalla crudeltà”. Cosa vuol dire questa etichetta? Che i cibi appartenenti a questa, diciamo così, categoria, non contengono delle proteine animali. Potremmo tranquillamente definire questa tipologia di prodotti come vegetariano.
La domanda che tutti si pongono però è: è giusto imporre le proprie scelte di vita e, in questo caso, di alimentazione anche al proprio animale domestico che per sua natura ha determinate caratteristiche relative alla sua dieta?
Il fulcro del dibattito sta proprio qui: l’uomo impone le proprie scelte al suo compagno a quattro zampe, l’animale segue le scelte del suo amico umano ma in natura probabilmente seguirebbe il suo istinto e mangerebbe da vero carnivoro.
Inoltre, se il ragionamento di seguire una dieta vegetariana vale, almeno in parte, per il cane che è onnivoro, per il gatto la situazione si complica. I felini sono carnivori: come ovviare a questo problema?
Ovviamente le multinazionali del pet food non si sono fatte cogliere impreparate a questo quesito: all’impasto che diventerà crocchetta si aggiunge la taurina, un aminoacido essenziale al metabolismo dell’animale senza il quale prima diventerebbe cieco e poi morirebbe.
Ma gli additivi che vengono inseriti nel cibo? E tutte le sostanze che vengono mescolate durante la produzione industriale? (Non solo relative al pet food). Non sarebbe meglio scegliere prodotti veramente genuini?
A voi la scelta, il dibattito è interessante. Dite la vostra lasciando un commento!
Patrizia Viola dice
Sono sempre piu’ convinta che dovremmo lasciar e le cose cosi’ come le ha create madre natura! Se vogliamo aggiungere alla dieta del micio della verdura o del formaggio che ben venga, tenendo sempre in mente che i felini sono carnivori! A questo comunque non mancano le eccezioni. Uno dei miei mici, per sua scelta, mangia di tutto…pasta, patate fritte, frittata con verdura, formaggio e molto di piu’!!