Uno dei problemi più grossi che colpisce gli animali e conseguentemente le nostre città, è il fenomeno del randagismo. Troppi sono i gatti che purtroppo non hanno una famiglia e vivono per strada. Per questo motivo, in alcune zone d’Italia, si sta studiando un sistema per contrastare al meglio il problema. In particolare, a Trieste i gatti randagi verranno dotati di una specie di “carta di identità”: tutti i gatti liberi verranno dunque dotati di microchip che conterrà delle informazioni come data di sterilizzazione del gatto, la presunta età, la colonia di appartenenza, la gattara di riferimento.
«L’inserimento del dispositivo – spiega la responsabile amministrativa dell’Ufficio zoofilo del Comune di Trieste, Daniela Arzon – avviene in concomitanza con la sterilizzazione delle gatte, l’orchiectomia dei gatti maschi o quando il felino viene catturato per essere sottoposto a cure».
Dotare di microchip i gatti randagi, per legge di proprietà del Comune, permetterà di avere una fotografia più dettagliata e aggiornata della situazione dei felini in città. Da che mondo è mondo chiunque trovi un gatto per strada può decidere di accoglierlo in casa. Ma attenzione, ora qualcosa cambia.
Sarà necessario portare il gatto da un veterinario, far controllare se al micio è già stato applicato il microchip e procedere alla variazione dei dati all’Anagrafe felina denunciando che ora il gatto diventa di un privato cittadino.
fonte ilpiccolo.gelocal.it
Idea “carta di identità” per i gatti randagi
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