In vista della notte del 31 dicembre, sempre più comuni italiani stanno decidendo di vietare i tanto famosi botti di Capodanno. L’ultima notte dell’anno in molte città italiana, verrà dunque festeggiata senza petardi. Una decisione di buon senso visto che ogni anno molte persone, incuranti della pericolosità di quelli che possiamo definire dei veri e propri ordigni, rimangono gravemente ferite e/o mutilate. Inoltre, oltre agli esseri umani, anche moltissimi animali, spaventati dal frastuono, scappano di casa e finiscono spesso per strada rischiando la vita.
Qualche giorno fa avevamo parlato della scelta del Comune di Modena che aveva imposto il divieto dei botti: il sindaco infatti si stava apprestando a firmare un’ordinanza che prevede pene pecuniarie molto severe in caso di infrazione (Leggi l’articolo completo). Adesso sono moltissimi i comuni che vieteranno i botti di fine anno. Il sito de La Stampa ha tracciato una mappa dei comuni italiani che hanno vietato i petardi di Capodanno: da Torino a Cortina d’Ampezzo, da Pescara a Sassari, da Reggio Calabria a Messina. Gli animali hanno un udito molto più sviluppato di quello umano e dunque hanno una soglia uditiva decisamente più sensibile. I rumori troppo forti sono dunque percepiti in maniera più forte, figuriamoci i botti di Capodanno!
Impariamo anche a proteggerli e custodirli in maniera appropriata, per far si che non si spaventino durante la notte di San Silvestro. Ecco qualche consiglio utile. (Leggi l’articolo completo).
Ecco la mappa dei divieti dei botti di Capodanno
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