Superare la perdita del proprio animale domestico, in questo caso di un gatto, non è una cosa facile. L’elaborazione del lutto richiede tempo e molto dolore e il superamento della tragedia non è mai del tutto completo (Leggi l’articolo completo). Come quando perdiamo un nostro caro, così per gli animali cerchiamo un modo per commemorarli ed imprimere il loro ricordo in maniera indelebile nella nostra memoria. Quando Kitty se n’è andata, la sua umana Dorota Gierycz, polacca, una ex funzionaria delle Nazioni Unite, ha voluto pubblicare un necrologio per il suo gatto sul New York Times.
Dorota ha incontrato il suo amato micio quando si trovava a Tbilisi, la capitale delle Georgia.
L’uomo che porta il micio alla donna la rassicura: «Sarà utilissima, i siberiani sono grandi cacciatori di topi». Topi o no, per Dorota con la gatta bianca e nera — «occhi verdi, lungo pelo lucido e fascino da vendere» — è amore a prima vista. Tanto da volerla salutare così, sul giornale, ora che non c’è più.
Kitty non è l’unico esempio simile. Altri gatti hanno ricevuto l’ultimo saluto a mezzo stampa. Lo scorso maggio sul giornale canadese Leader Post il siamese Kiano si è meritato un obituary sentito ma schietto (di lui si ricordava anche come «soffiasse e graffiasse chiunque provasse ad accarezzarlo») e, per restare da noi, qualche anno fa (il 18 decembre del 2012) i padroni di Eros, certosino dagli occhi grandi, hanno acquistato un’intera pagina del Corriere della Sera per salutare il loro cucciolo.
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«In memoria di Kitty, grande compagna di viaggio»
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ANDREA MALLUS dice
Questo lunedi 15 febbraio 2016 il mio adorato micione Billy
ci ha lasciato in una maniera atroce, scivolando e annegando dentro un pozzo.
Aveva la veneranda età di quasi 20 anni ! Era lo Spirito della casa.
Quello che rientrando ogni volta in Sardegna a casa di mia madre vedevo per
primo tra i familiari, sempre li a fare le fusa e il guardiano all’ingresso del portone del giardino.
Addio Billy. Riposa in pace.
Andrea Mallus.
Selargius (CA)
Rinocav dice
Stamani la mia micia è morta ormai ultraventenne. Poca importa gli anni che aveva, ha, in ogni caso, lasciato un vuoto incolmabile dentro di me . Si è spenta naturalmente ed è come se avesse deciso di morire!. Ieri , ha serrato la bocca e non ha voluto mangiare, né bere tutto il giorno , mentre, appena l’altro ieri, mi aveva bucato il dito medio per aver provato ad alimentarla con le mani. Sono entrato più volte nello stanzino per farla mangiare , ma non c’è stato verso. Però, ogni qualvolta entravo, lei mi cercava, si guardava intorno ed emetteva dei brevi miagolii che si arrestavano solo quando la mia mano gli accarezzava il capo. Allora ho capito che mi voleva vicino. L’ ho presa sulle ginocchia, l ’ho accarezzata , cullata e baciata ripetutamente, mentre le lacrime mi solcavano gli occhi. Mi stava dicendo addio, uno strazio! . Allora l’ho adagiata , pian piano , sulla sua pedana riscaldante e l’ho coperta perbene cosi come a lei piaceva ed ho pregato affinché morisse. Così è stato!. L’ abbiamo sotterrata in un piccolo terreno di nostra proprietà, ben esposta al sole e mio figlio , che insieme a lei è cresciuto, ha voluto piantare sulla sua fossa un olmo in suo ricordo .
Marta dice
Il dolore per la perdita di un amico a 4 zampe e’straziante. Ho provato la stessa cosa a maggio 2017, e capisco benissimo. Dal cuore non se ne vanno mai. Sono essere unici in grado di dare amore incondizionato. Mi dispoace tanto