La storia di Michelle vi stupirà, ne siamo sicuri. Perché lei ha fatto qualcosa di straordinario, impensabile e fuori dal normale. Lei ha preso un treno, ha percorso la bellezza di 120 chilometri ed è scesa alla stazione giusta, cioè quella del suo paese. “E cosa ci sarebbe di così straordinario?”, penserete (giustamente) voi. La cosa che rende tutto magico e fuori dal comune è che Michelle è una gatta, e anche bellissima tra l’altro (cosa che non guasta mai). La micia si trovava con la sua umana, Jian Angela Wang (una musicista spezzina) alla stazione di Parma. Le due stavano aspettando il treno per La Spezia che le avrebbe riportate a casa.
Ad un tratto però, la donna ha visto con i propri occhi la gatta che sgattaiolava (mai termine fu più azzeccato), fuori dal trasportino. La porticina si era aperta e Michelle era fuggita via come un fulmine. Di lei nessuna traccia. Nulla. Niente di niente! Binario dopo binario, banchina dopo banchina, Angela ha perso le speranze, dopo aver setacciato la zona. Insieme ai volontari dell’Oipa e dell’Enpa, in preda alla disperazione più profonda, ha tappezzato l’intera città di volantini con tutte le informazioni utili, facendo lo stesso su Facebook.
Ma purtroppo tutto questo non è servito. La micia non si trovava per una ragione molto semplice: non si trovava a Parma. Michelle infatti era salita sul treno per La Spezia, che nel frattempo era arrivato.
La gatta ha percorso 120 Km ed è scesa tranquillamente a Migliarina e si è piazzata sulla banchina come se stesse aspettando qualcosa o qualcuno. Poi si è diretta verso il personale delle ferrovie, consentendo elegantemente di essere raccolta, rifocillata e custodita. Un po’ di tam tam ha fatto il resto e così Angela, una volta arrivata a destinazione, ha potuto riabbracciare la sua amica.
Michelle, la gatta che è salita su un treno per tornare a casa
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