I gatti sono degli animali dal carattere molto particolare, difficile da definire e molto complicato da interpretare. A differenza dei cani, che sono praticamente un libro aperto, i mici possiedono delle sfumature caratteriali simili a quelle umane. Come prima cosa è sempre meglio non umanizzare il nostro micio, dato che, appartenendo al regno animale, avrà dei comportamenti che a noi potranno sembrare sbagliati o semplicemente strani, ma che per lui sono del tutto normali.
Ecco alcuni consigli per capire meglio il proprio gatto e per interpretarne al meglio i comportamenti. Uno degli atteggiamenti più diffusi è quello di “fare la pasta” o “fare il pane”. In questo modo il gatto rilascia endorfine e ha una sensazione di benessere nel fare questa cosa.
Questo è un comportamento che il gatto fa da piccolo con le mammelle della madre per stimolare la fuoriuscita del latte. Quando i gatti si avvicinano con la coda a punto interrogativo esprimono tutta la loro felicità nel vederci, ma dicono anche che non hanno intenzioni malevoli nei nostri confronti. Molto diverso da come lo pensiamo, è invece, il comportamento di accucciarsi a dormire in braccio.
Non si tratta di affetto, ma è più un “comodo questo lettuccio caldo”. Non è amore nemmeno quando i gatti miagolano chiedendo la pappa ogni volta che vedono i propri padroni: è una richiesta di attenzioni che per pigrizia nostra viene scambiata per richiesta di cibo.
Il vero amore è invece manifestato tramite dalle “testate” o da morsetti delicati. I gatti a volte lo fanno perché si autogratificano, un po’ come quando impastano, ma se lo fanno di notte svegliandoti, il messaggio è uno solo “mio umano, perché perdi tempo a dormire quando potresti giocare/nutrire me che invece sono bello sveglio?”
Il segreto per capire al meglio i nostri gatti
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