Qualche settimana va avevamo raccontato la bellissima storia di Iris Grace, una bambina autistica, e della sua bellissima gatta Thula. Grazie alla micia, la bimba ha iniziato a interagire con il mondo circostante, coltivando anche la passione per la pittura (Leggi l’articolo completo). Adesso pare che la bambina stia addirittura imparando pian piano a parlare, cosa che i medici, nella loro diagnosi, avevano escluso quasi del tutto, dipingendo uno scenario a dir poco sconfortante. Thula, che significa casa in africano, prende il nome da una delle ninne nanne preferite di Iris. “Thula è stata al fianco di Iris e ha dormito sulle sue gambe dal primo momento che l’ha vista” racconta la madre. La loro relazione era basata sulla compagnia. Thula guardava con grande interesse quando Iris giocava, unendosi ogni volta che poteva. Non potevo credere a quello che stavo vedendo: questo minuscolo gattino stava attuando i principi fondamentali della terapia del gioco. Sono riuscite a capirsi l’un l’altra in un modo che a noi era impossibile. C’è un legame innegabile tra loro, una connessione potente che abbiamo cercato a lungo. Se iris si svegliava di notte, Thula era lì, come se istintivamente sapesse cosa fare. Le portava un giocattolo con la bocca e lo lasciava accanto a lei, così che Iris dopo averci giocato un po’ si sarebbe calmata”. Pensate che addirittura la piccola Iris Grace aveva paura dell’acqua e si rifiutava categoricamente di bagnarsi. Adesso, dopo che ha visto Thula nuotare allegramente, ha indossato i suoi braccioli e il suo bel costumino e ha iniziato a imitare la sua amica a quattro zampe. Grazie all’interazione tra i due, Iris Grace sta facendo passi da gigante!
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La bimba autistica grazie alla sua gatta impara a nuotare [VIDEO]
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