La storia di Micio e del suo umano è una di quelle storie di amore vero e puro, una di quelle storie da favola. Ogni giorno il gatto, puntuale come un orologio svizzero, si recava alla delegazione comunale di Massannunziata, nel catanese, davanti alla porta d’ingresso della Biblioteca che ospita il centro diurno degli anziani. Qui infatti era solito ritrovarsi fino al giorno della sua morte Salvatore Di Grazia, esperto giardiniere, da tutti conosciuti come Zio Turi.
Il vecchietto si occupava del gatto, lo coccolava e gli dava del cibo, ma purtroppo l’uomo si è spento alla veneranda età di 95 anni. Il gatto però non ha smesso di recarsi giornalmente in quel luogo, convinto di poter incontrare ancora il suo amato amico a cui tanto voleva bene. Dopo il decesso di “zio Turi”, anche il gatto seguì il feretro fino alla sosta davanti alla Statua di Giovanni Paolo II, sullo spiazzale antistante l’ingresso del cimitero di Massannunziata, non distante dalla chiesa dove si svolsero i funerali dell’uomo. Ma ancora oggi, come ogni giorno, Micio si reca davanti quella porta, alla ricerca di Zio Turi.
Una storia che ci insegna cos’è il vero amore, quello che gli animali provano incondizionatamente per noi!
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Il suo umano muore, gatto lo attende per settimane
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PIERO RISSO dice
mi son venute le lacrime agli occhi
Francesca dice
Ma adesso chi si occupa di lui ?
DANIELA KELLER dice
indiscutibilmente gli animali sono nettamente migliori dell’essere umano <3
Teresa Vacca dice
Povero! Spero che qualcuno lo abbia già adottato, chissà quanto soffre a me mette tanta tristezza quando leggo queste storie di può sapete se qualcuno si è preso cura di lui?
Teresa Vacca dice
Quello che mi sto chiedendo anche io speriamo che lo abbiano già adottato.
Danilo dice
Ho sempre pensato che i gatti hanno una marcia in più e sono capaci di gesti impensabili.Per questo lì amo fino alla incredibile.
Sonia dice
Che dolce bravo qualcuno si prendesse cura di lui