La storia che vi raccontiamo è una storia di amicizia felina, di amore vero e puro. Le protagoniste della vicenda sono due gatte bellissime, Twinkle e Purdy, che vivono a Gorleston, una tranquilla città di circa 6mila abitanti nella contea del Norfolk (Regno Unito). Le due feline sono due amiche inseparabili, vivono insieme nella stessa casa e praticamente fanno tutto insieme. E, come si dice in questi casi, il vero amico si vede nel momento del bisogno. E quando Twinkle ha avuto bisogno d’aiuto, l’amica Purdy non ha esitato e si è prodigata per lei. Tutto è iniziato quando Twinkle è scomparsa nel nulla: la micia era ferita ad una zampa e la sua famiglia non trovandola temeva di non rivederla mai più. Ma non è tutto: i Moore sono erano letteralmente in preda allo sconforto quando hanno scoperto che anche Purdy era scomparsa qualche giorno dopo: «E’ ancora più strano, perché Purdy non si allontana mai da casa. Siamo andati fuori di casa, abbiamo chiesto a molta gente.
Sembrava quasi uno scherzo». Quando però tutto sembrava compromesso, è arrivata la buona notizia: «Giorni dopo stavamo dando da mangiare agli altri gatti di casa e ci dispiaceva vedere due cucce vuote – racconta Wendy Moore -. Così sono andata sul retro e ho chiamato Purdy e a mia sorpresa lei è spuntata da dietro una siepe. Ma invece di fermarsi, si è diretta verso il cancello di casa e ha iniziato a graffiarlo come se volesse uscire. Dato che lei si è sempre dimostrata molto intelligente e attenta al benessere degli altri mici di casa, mio marito ha deciso di seguirla e di provare a chiamare Twinkle».
E proprio in quel momento la gatta scomparsa si è fatta sentire, praticamente senza forze, da sotto un’auto parcheggiata. «Senza Purdy non ci sarebbe mai venuto in mente di provare a chiamarla. Siamo convinto che lei sia spuntata per farci sapere che Twinkle era lì fuori. E non solo, crediamo che l’abbia cercata per tutto il giorno e l’abbia riportata a casa». Adesso Twinkle sta molto meglio e si gode la convalescenza tra le coccole della sua famiglia e della sua amica che l’ha salvata.
fonte lastampa.it
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