Troppo spesso sentiamo notizie di padroni disattenti e menefreghisti che lasciano il proprio animale in macchina, con i finestrini chiusi e magari, nel pieno dell’estate, con temperature bollenti che a volte hanno anche fatto vittime tra i nostri amici a quattro zampe. È anche capitato che passanti che volevano aiutare gli animali in difficoltà chiusi nelle automobili, abbiano addirittura rotto i vetri per permettere i soccorsi ai malcapitati animali. La storia che vi raccontiamo ha come protagonista un cagnolino, anche lui rimasto chiuso in macchina ad aspettare il suo proprietario. L’uomo lo ha lasciato in auto, al sole, e questo ha ovviamente attirato l’attenzione dei passanti che si sono avvicinati per controllare lo stato di salute dell’animale.
Ma quando la gente si è avvicinata al vetro della macchina, hanno trovato e letto un bigliettino che l’uomo aveva lasciato lì apposta, immaginando e prevedendo la reazione delle persone: “Per favore non rompete il vetro. Lui ha l’aria condizionata, l’acqua e sta anche ascoltando la sua musica preferita”. Questo il contenuto del biglietto esposto all’interno del veicolo.
Il biglietto e il cane sono stati fotografati dai passanti e il gesto ha suscitato l’ilarità di molti. Ovviamente tutto è finito su internet e ha popolato rapidamente i social network: molta gente si è schierata a favore dell’uomo, lodandone l’iniziativa e sottolineandone il grande amore per il suo amico a quattro zampe; altri invece hanno condannato il suo gesto, paragonandolo comunque ad una sorta di abbandono di animale.
“Ciascun caso è diverso quindi non possiamo dire se il cane fosse o meno in pericolo. Alcune auto sono adatte a far sentire a proprio agio gli animali, questa potrebbe essere una di quelle” hanno spiegato ad esempio alcuni addetti della RSPCA, ente di beneficenza inglese a difesa degli animali.
E voi da che parte state? Lasciate un commento!
Io lascio spesso il mio cane in auto. Con acqua, finestrini semi aperti e all’ombra se è estate. Con coperte in inverno. É l’unico modo per portarlo in viaggio con me. Se devo andare in un negozio, in un museo, in una chiesa. Lui non soffre affatto e dorme sereno. Perché l’auto è casa sua. Certo, io presto attenzione a che non abbia problemi e non sto mai via molto, ma certi animalismi fanno più danni che bene. L’alternativa è non portarlo affatto. E lui, vi assicuro, tra le due alternative, non avrebbe dubbi. Infatti, quando capita, non fa una piega.