Ecco il Secondo Canto del famigerato poema gattalleresco “Il gatto furioso” di Ludovico Arrosto. Ricolleghiamoci a questo Secondo Canto facendo un breve riassunto: nel Primo Canto viene introdotto il protagonista dell’opera, il valoroso eroe gatto Orlando detto “Divorator di ratti”. Egli rischia la follia quando scopre che il suo acerrimo nemico Annibale il topo, ha rapito la sua amata gattina Angelica. La “Casata del gatto d’oro” senza la sua principessa non è più la stessa… Ecco a voi il Secondo Canto e buon divertimento!
CANTO 2
La nuova battaglia parea la più scabrosa
l’esercito dei ratti avea una brutta fama.
Salvar Angelica non era semplice cosa
i sorci avean nelle fogne la loro tana.
L’esercito felino alla luce sfidava il nemico
non era avvezzo a duellar sotto la terra.
Un pensier mi balena e ve lo dico:
Orlando temea di perder la guerra!
I valorosi mici si raccolsero nei ranghi
formarono un esercito di mille e più gatti.
Pronti a strisciare nei limacciosi fanghi
per salvare Angelica dai ripugnanti Ratti.
Nel giro di pochi giorni si rimpolparono le fila:
arcieri, spadaccini e fanti insieme a marciare;
camminaron per chilometri, forse centomila
ma a volte si fermavano, anche per rifiatare.
Orlando, meditando una strategia guerresca
pensò di portar con se Panzino, il vecchio saggio.
Sarebbe servito come a pianta serve acqua fresca
e avrebbe rischiarato le nubi, come un raggio.
Il nobil Panzino, nato e cresciuto oltralpe
era spoglio d’armi e privo di zampe possenti.
Iniziato alla vita da creature dette talpe
era la più raffinata delle feline menti.
Le talpe che come un cucciolo l’avean allevato
sotto la madre terra stabiliron la dimora.
Egli vedea nell’oscurità da quando era nato
e di scacciar il nemico non vedeva l’ora.
Orlando potea contar sull’ingegno di Panzino
teneva stretto nella manica il prezioso asso.
Sentiva Angelica sempre più vicino:
guardate, la vittoria è lì, a un passo!
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ofelia dice
Lo trovo esilarante, bello rivisitare l’Ariosto con personaggi gatteschi.