Un ventiseienne californiano è stato condannato a 16 anni di prigione per aver rapito, torturato e ucciso 21 gatti, alcuni dei quali gatti domestici attirati a se’ da abitazioni.
Robert Roy Farmer si è dichiarato colpevole dei diversi capi di accusa imputatigli, tra cui crudeltà verso animali. Il ragazzo, sotto effetto di stupefacenti, avrebbe persino abusato sessualmente del cadavere di uno di essi. “Sembrava fosse un’altra persona a commettere questi crimini, ma sapevo che ero io”, ha dichiarato in una lettera al giudice, aggiungendo di essere “cresciuto con gatti e cavalli” e per questo motivo di essere molto dispiaciuto.

Foto di Jacqueline Ramseyer/Bay Area News Group/14 luglio 2017
Miriam Petrova, con una foto del suo Gogo, insieme ad altri proprietari di gatti uccisi, dopo la sentenza del 14 luglio su Robert Farmer. Farmer è stato condannato al massimo della pena.
Nel settembre del 2015 il Mercury News, giornale di San Jose, fu il primo a segnalare la frequente e misteriosa scomparsa di gatti in particolare nel quartiere di Cambian Park. Poco dopo cominciarono ad essere ritrovati cadaveri di gatti. Nell’ottobre dello stesso anno Farmer, figlio di un capitano di polizia, fu trovato mentre dormiva nella sua auto in un parcheggio, con le evidenti tracce dei crimini commessi: pezzi di pelliccia, sangue e un coltello da cacciatore.
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Pena giustissima.16 anni gli faranno bene anche per disintossicarsi!!!!!!!!!!!!!!!