L’arte, si sa, è qualcosa di raffinato e che non tutti sanno o possono concedersi. Molti non sanno cogliere le sottili sfumature di colore, la leggiadria di una pennellata. Il gatto Zarathustra invece si, lui di arte ne sa eccome. E per eliminare ogni dubbio, eccolo intento ad annusare I Girasoli di Van Gogh.
Il particolare rapporto di Zarathustra con l’arte nasce quasi per caso qualche anno fa quando la padrona del nostro gattone, un’anziana signora russa, viene a mancare. A prendersi cura di lui arriva la figlia, Svetlana Petrova, che subito ne capisce le indiscusse potenzialità artistiche.
Svetlana, che è un’artista di professione, incomincia a photoshoppare Zarathustra all’interno di grandi classici della pittura ed è subito un grande successo. Il lavoro però è tutt’altro che semplice. Per ottenere delle pose perfette a volte servono mesi, e bisogna vedere anche quanto Zarathustra si sente ispirato dal quadro. Quando però si riesce a portare a termine il lavoro i risultati sono semplicemente fantastici!
L’idea di Svetlana dietro a tutte queste opere però va ben oltre il voler mettere in mostra l’innato e indiscusso talento di Zarathustra. La sua idea infatti è che la gente al giorno d’oggi si stia allontanando dall’arte, e che il modo migliore per riportarla indietro sia utilizzare come mediatori i protagonisti dei nuovi canali di comunicazione. Chi sono? I gatti, ovviamente.
Così si spiega Svetlana: “In queste cornici storiche Zarathustra rimane come un contemporaneo gattino di Internet, un meme, un “LOLcat”. Nella sua versione della Monnalisa si vede una ragazza con un gatto che posa sul balcone per un fotografo. Il gatto è annoiato e vuole andarsene. Chiunque ha visto una scena del genere da qualche parte! La misteriosa Gioconda del 16° secolo diventa una odierna ragazza di città che si interessa di gatti, internet e selfie. In quest’ottica noi otteniamo un risultato completamente diverso. Così il mio gatto introduce la gente alla storia dell’arte in una maniera divertente e completamente differente mostrando che chiunque può essere creativo, anche un gatto!”
E voi cosa ne pensate? Vi piace questa rivisitazione artistica felina?
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TheGatti dice
Bellissimi!