Per Karl Lagerfeld era il grande amore: viziata e bellissima. Lo stilista e direttore creativo di Chanel, morto all’età di 85 anni, non ha mai nascosto il suo profondo sentimento per Choupette, una femmina di gatto sacro di Birmana donatagli nel 2011 dal suo protetto, Baptiste Giabiconi, e che ritraeva spessissimo nelle sue fotografie. “Non esiste, ancora, il matrimonio tra uomini e animali. Non avrei mai pensato che mi sarei innamorato in questo modo di una gatta”: così ha raccontato in un’intervista alla Cnn nel 2013 Lagerfeld. Non deve stupire quindi che dopo la sua morte sia Choupette la sua erede.
Infatti, durante uno show televisivo, nel 2015 lo stilista aveva preannunciato: “Ha la sua piccola fortuna, è un’ereditiera, e se mi succedesse qualcosa, la persona che la accudisce non resterà nella miseria. Il denaro che ha guadagnato facendo le pubblicità, il denaro che io non ho incassato è stato messo da parte proprio per lei. Choupette è una ragazza ricca”. Il felino è stato inserito nella linea ereditaria del couturier, insieme ad altri soggetti finora non resi noti.

“E’ con grande tristezza che confermo che ‘daddy’ è morto – c’è scritto in un messaggio pubblicato sull’account Instagram del gatto – era una vera icona capace di toccare le vite delle persone con le quali entrava in contatto, me compresa. Sarà per sempre vivo in quello che ora è il mio cuore spezzato. Gli sarò per sempre grata per la vita e l’amore che mi ha dato con l’adozione”. E poi conclude: “Possa la sua memoria vivere per sempre attraverso il suo lavoro e non dimentichiamo mai che il suo genio creativo che ora siede in paradiso vicino a ‘mommy’ Coco Chanel”.
Karl ha fatto per il suo gatto Choupette tutto ciò che non ha mai fatto per un umano. E ha permesso a Choupette tutto ciò che non ha mai permesso a nessuno. Choupette non mangia mai per terra, ma solo sul tavolo e su ciotole rigorosamente Maison Goyard. Ha due cameriere, che si occupano solo di lei 24 ore su 24 e che ogni giorno annotano tutto quello che fa. Detesta il profumo Chanel N°5, ma adorava giocare insieme a Karl con l’iPad. Ha rifiutato una copertina per Forbes, perché Karl gelosissimo, non ha permesso a nessuno di ritrarla per uno shooting. Solo lui, famoso fotografo, poteva farla posare. In compenso è stata la protagonista della linea di moda di Karl Lagerfeld che l’ha brandizzata ovunque dalle borse agli occhiali, dalle scarpe ai portachiavi.

In origine la gatta apparteneva al modello francese Baptiste Giabiconi che gliel’aveva affidata per due settimane nel Natale 2011 mentre era all’estero. Poi Lagerfeld si è rifiutato di riconsegnargliela. Di lì in poi Choupette è diventata una presenza costante anche in molte uscite pubbliche dello stilista e su diversi media: sin dal 2012 la gatta ha una sua pagina Twitter, poi anche il suo profilo Instagram con centinaia di migliaia di follower.
L’amore di Karl Lagerfeld per la gatta ha superato qualsiasi cosa, tanto da affermare che grazie a lei era diventato una persona migliore. Inoltre, con lei viaggiava sempre su un aereo privato o girava insieme per aeroporti con accanto Anna Wintour.
Articolo di d.repubblica.it
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