Il Venezuela negli ultimi anni è tristemente balzato agli onori della cronaca per via della sua difficile situazone politica ed economica. Persino nelle città alimenti e medicine incominciano a scarseggiare e moltissimi venezuelani hanno deciso di scappare dal paese. C’è però qualcuno che ha deciso di rimanere in Venezuela perchè lì ha qualcosa di importantissimo da fare: prendersi cura dei gatti randagi.

Per la precisione questa è la storia di Javier Reinoso, della sua famiglia e del loro incrollabile amore per i gatti.
«In questo incubo, i nostri gatti sono l’unica cosa che ci salva» ha spiegato Reinoso ai media locali. Dopo anni ad occuparsi delle colonie di gatti per le vie di Caracas ora Javier e famiglia gestiscono il Reinoso Cat Sanctuary.

Se all’inizio la famiglia Reina si occupava principalmente delle colonie feline l’impegno si intensifica nel 1998, come racconta Javier: «Dovevamo trasferirci in una casa che un mio buon amico aveva preso in prestito in un quartiere povero, e questa aveva un grande cortile dove finalmente abbiamo avuto un posto per tenere i gatti con noi».

La vita di Javier è piena di gioia per tutti i gattini che è riuscito a salvare dalla strada. C’è però anche tanta amarezza per tutti quelli che soffrono e che non ce la fanno. Una volta a Valencia, nella regione di Carabobo, un gatto di una colonia di cui si prendevano cura sparisce e si fa vivo solo giorni dopo e senza una zampina.
«Non potevamo lasciarlo lì così - racconta Reinoso -. Ma non potevano nemmeno lasciare le sue tre compagne. Li abbiamo caricati tutti in macchina e li abbiamo portati a casa, purtroppo non siamo riusciti a salvare la vita del maschio».

Il gruppo dei gatti del cortile si allarga fino a 11 elementi dopo il parto di una gatta e tutto sembra andare per il meglio. Sembra , perchè nel 2008 la situazione in Venezuela peggiora e i Reinoso sono costretti a trasferirsi con tutta la combriccola felina.

«Dovevamo trasferirci in una vecchia casa in una piccola città in un altro stato, El Tocuyo, Lara – ha detto Reinoso -. Questa casa era di proprietà dei miei nonni e sebbene fosse quasi inabitabile per noi esseri umani, dopo aver ripristinato i servizi di base e aver fatto le pulizie, aveva un grande e bel cortile dove i nostri 14 gatti sembravano essere molto felici».

Da allora la famiglia Reinoso ed i suoi gatti, nel frattempo diventati 60, non si sono più mossi. «Lo facciamo 24 ore su 24, 7 giorni su 7, ogni giorno dell’anno senza interruzioni – spiega l’uomo che riesce a trovare qualche lavoro occasionale come traduttore per aiutare la famiglia -. Mio padre, 71 anni, ha l’asma e mia madre, 69 anni, ha l’artrite all’anca, entrambi non curati, ma si occupano tutti i giorni di questi gatti. I nostri felini sono l’unica ragione per cui riusciamo ad andare avanti giorno dopo giorno e non c’è un solo giorno in cui non scaldino i nostri cuori e non ci facciano sorridere, nonostante tutte le avversità e le preoccupazioni che dobbiamo affrontare».
E voi cos ne penate di questa splendida famiglia? Scrivetecelo nei commenti!
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