Ad oggi in Italia non esiste una legge che vieti il consumo di carne di cane e di gatto . Questa è per tutti noi sicuramente una scoperta abbastanza sorprendente. In effetti però è talemente assurda come idea quella di mangiare i nostri amici a quattro zampe che probabilmente è sembrato addirittura superfluo il doverlo mettere come legge.
Però dove c’è un vuoto legislativo c’è sempre un rischio. Questo deve avere pensato il Deputato Carmelo Massimo Misiti, che il 29 aprile alla camera ha portato una proposta di legge che vieta la macellazione e consumo delle carni di cane e gatto.
Vietato mangiare cani e gatti: la strana legge del M5s arriva alla Camera
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Andando a guardare cosa c’è scritto nel regolamento per la vigilanza sanitaria delle carni (regio decreto 20 dicembre 1928, n. 3298), vediamo che “la macellazione è consentita solo nei pubblici macelli e, a riguardo, si riferisce solo ai bovini, bufalini, suini, ovini, caprini ed equini. Quindi si possono mangiare il manzo, il bufalo, la mucca, il toro, il maiale, il cinghiale, le capre, gli agnelli, le pecore e i cavalli”.
Continua poi Misiti. “Il regolamento, tuttavia, non fa riferimento ai leporidi e, se dovessimo ritenere l’elenco ‘chiuso’, non sarebbe legale mangiare coniglio, galline e polli. Poiché ciò non è vero e comunemente acquistiamo pollo e coniglio in macelleria, dobbiamo ritenere che l’elenco si riferisce solo a determinate macellazioni”.
Misiti prosegue ricordando che nel 2004 la Ue “ha vietato la commercializzazione e l’importazione di pellicce di cane e di gatto e di prodotti che le contengono. Ma anche in questo caso si tratta dell’uccisione solo per fini di abbigliamento e non per scopi di alimentazione”
.Questa disposizione viene poi idealmente integrata dall’articolo 544-bis del Codice penale. Questostabilisce che “chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione da quattro mesi a due anni”.
Quindi, è la conclusione di Misiti, è che “non esistono norme che regolano le modalità di macellazione e di conservazione, ai fini della vendita, delle carni di cane e di gatto. Non sono previsti divieti ma non esistono neanche norme che consentono il consumo di tali carni e, ai fini dell’alimentazione, si può vendere solo ciò che è espressamente consentito e regolamentato.”
Questa proposta di legge andrebbe ad integrare le disposizioni della legge 20 luglio 2004 n. 189, sul divieto di maltrattamento degli animali. Verrebbe infatti aggiunto un articolo che vieta la macellazione, detenzione, commercializzazione e consumo delle carni di cani e di gatti. Le violazioni sarebbero punite con l’arresto da quattro mesi a due anni e con l’ammenda da 5.000 a 50.000 euro per ciascun animale
Normative simili sono già state adottate in altri paesi. Lo scorso 14 settembre negli USA è stato approvato il Dog and Cat Meat Prohibition Act. Questo atto, votato in massa sia da repubblicani che democratici, vieta la macellazione ed il consumo di carne di cani e gatti.
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