Come probabilmente molti di voi sapranno a Milano nelle settimane scorse si è svolta la Pets Week, una grandissima fiera dedicata a tutti gli animali che più amiamo. Tra questi ovviamente i gatti!
Approfittando della massiccia presenza di tante associazioni che si occupano di animali ci siamo spinti a curiosare e anche a fare qualche domanda.
Qui sotto trovate riportata una piccola intervista all’Associazione Gattoovest che opera nella zona di Vicenza.

Come è nato questo progetto?
Il gruppo Gattoovest è nato nel 2014 su idea di Liliana Pelloso, una volontaria da sempre impegnata nella salvaguardia dei gatti randagi nel territorio dell’Ovest Vicentino. Il gruppo è formato da volontarie private che si occupano del recupero, cura e adozione dei gatti randagi segnalati da privati cittadini e da Enpa Arzignano. Gestiamo sul territorio varie colonie, per un totale di circa 750 gatti. Inoltre, considerando i recuperi e le adozioni, ci occupiamo di circa altri 900 gatti all’anno, per un totale quindi di 1650 gatti all’anno a cui prestiamo aiuto.
Come ha risposto il territorio alla presenza dell’associazione?
La risposta da parte delle persone è molto diversa: alcuni ci aiutano, collaborano nelle catture e ci sostengono, altri ci ostacolano, dimostrando a volte una vera e propria avversione per la presenza dei gatti sul territorio e creando anche momenti di tensione e pericolo per la vita degli animali stessi.
Qual è la difficoltà più grande che avete dovuto affrontare?
Le difficoltà maggiori le riscontriamo nelle colonie feline, regolarmente certificate. Le persone del luogo sono spesso ostili alla loro presenza nonostante questi animali vengano seguiti giornalmente dalle volontarie, siano tutti sterilizzati, curati e nutriti a nostre spese.
Inoltre, è evidente che noi (come tutte e tutti coloro che fanno volontariato animalista in Italia) operiamo tamponando i frutti di un vuoto legislativo oltre che culturale. Non esistono leggi nazionali, regionali o regolamenti comunali che si occupino dei problemi legati al randagismo ed alla gestione degli animali non di proprietà.
Invece qual è stata la soddisfazione più grande, quella situazione che vi ha fatto pensare che dovevate continuare con ancora più forza nella vostra attività?
La soddisfazione più grande per noi è il numero di gatti che riusciamo a salvare ogni anno. Inoltre, è vero che vediamo tanto male ma conosciamo anche delle persone meravigliose e questo ci da speranza.
Com’è effettivamente la situazione?
La situazione è ancora molto grave, non esiste ancora la cultura della sterilizzazione, della chippatura e del rispetto nei confronti di questi animali. La maggior parte delle sterilizzazioni che facciamo (e sono quasi 1000 all’anno)sono a nostre spese o frutto di donazioni,anche quando i gatti sono di colonia. Le ASL purtroppo non coprono che una percentuale minima di tutte le sterilizzazioni necessarie. Per non parlare delle cure veterinarie se un gatto ha bisogno. La nostra battaglia è ancora lunga e solo con il sostegno di tutti potremo pensare che la situazione possa un giorno essere migliore per questi meravigliosi animali che sono i gatti.
A una persona che non vi conosce come raccontereste la vostra associazione?
Siamo persone che amano gli animali, i gatti in modo particolare. Dedichiamo il nostro tempo libero a loro, a volte con grossi sacrifici dato che abbiamo tutte una famiglia ed un lavoro e non sempre è facile conciliare tutto. Speriamo sempre nel sostegno delle persone non solo dal punto di vista economico ma anche e soprattutto confidiamo nell’arrivo di nuovi volontari, anche per poche ore alla settimana, in modo da riuscire a gestire sempre meglio i compiti del nostro gruppo si trova ad affrontare ogni giorno.
In via Ca Bandia di Almisano di Lonigo presso la famiglia ISATTO Claudia ci sono circa 10 gatti trascurati ed abbandonati. Fate un sopralluogo per verificare eper prendere provvedimenti.
grazie che salvate gli animali agli abbandoni e li date a altre famiglie