Certo, la storia è piena di uomini e donne famosissimi che, per l’appunto, sono passati alla storia
Sono tantissimi, e sicuramente ne abbiamo almeno sentito nominare la maggior parte. Quello che però magari non sappiamo e che ci sono anche tantissimi gatti che hanno fatto loro compagnia, li hanno talvolta ispirati, e talvolta sono diventati altrettanto famosi.
Chi sono? Ecco 6 tra i gatti più celebri di sempre:
1) Snow White, la gatta di Ernest Hemingway

Come ci è già capitato più volte di raccontare Hemingway era un vero appassionato di gatti, e ne è stato circondato per gran parte della sua vita. In particolare sono particolarmente noti 2 fatti, ovvero che i suoi gatti erano polidattili e che sono ancora visibili nella sua casa a Florida Key. Beh sappiate che questi gatti sono i discendenti di Snow White, la gatta prediletta della scrittore e proprio dalla loro mamma hanno ereditato la caratteristica polidattilia.
2) Oskar, il gatto sopravvissuto all’affondamento della corazzata Bismark

Per passare alla storia bisogna vivere momenti che la storia l’hanno fatta. E il gatto Oskar, c’è da dirlo, era proprio lì. Ci troviamo nel Mare del Nord, in Germania, durante la Seconda Guerra Mondiale. Durante una battaglia la corazzata tedesca Bismark viene affondata. Tra i pochissimi sopravissuti spunta Oskar, salvato da un marinaio della nave alleata Cossak.
3) White Heather, il gatto della regina Vittoria

Considerato come vero e proprio membro della famiglia reale, White Heather era il gatto prediletto della regina Vittoria d’Inghilterra. Si dice che dovesse addirittura sottostare all’etichetta regale e che la regina non se ne separasse mai.
4) Pangur Ban, il gatto di Martin Lutero

Si narra che Martin Lutero abbia incontrato un gatto randagio bianco quasi per caso, e che accecato dal suo candido pelo bianco, il suo colore preferito, abbia deciso di prenderlo con sé. Pangur Ban in seguito fu la sua ispirazione principale per molte delle sue poesie. Il nome stesso deriva da un’antica poesia irlandese del nono secolo d.c. e significa “Un po’ più bianco”.
5) Nelso, il gatto di Winsto Churchill

Chi ha fatto la storia se non Winston Churchill, incredible statista, politico inglese e premio Nobel per la letteratura? E chi è stanto sempre con lui, fedele sino all’ultimo se non il suo gatto Nelson? Si dice che Nelson avesse addirittura una sedia preparata per lui su misura per partecipare al Consiglio dei Ministri. Durante gli anni di Churchill come primo ministro inglese Nelson ricoprì il ruolo di Chief Mouser to the Cabinet Office (traducibile in italiano come«Cacciatopi capo all’ufficio di gabinetto»), il titolo spettante al gatto di casa del primo ministro britannico al numero 10 di Downing Street.
1) Cattarina, la gatta di Edgar Allan Poe

Per lo scrittore autore di The black cat ci deve essere stata per forza una fonte di ispirazione. E infatti indovinate di che colore era la sua adorata gatta Cattarina?
Avrei tante storie da raccontare dai miei mici passati!😥La mia Imperatrice dal pelliccio grigio perla e folto,che mi chiamava mamma (non potrò mai dimenticarla),sua mamma, coi suoi fratelli, Achille,il micio che andava in Chiesa,Milord Fufy,che mi dava i bacetti sul collo,la mattina appena sveglio.Merlino che voleva stare sempre in braccio,ed a coccolarmi sempre!Ora Gelsomina che mi porta sempre cose nuove!Grazie Dio,per tutti questi bei doni che mi hai dato!Grazie per avermi dato la gioia di amarli tutti!Non dimenticherò mai!Dio proteggete ,e salvate dall’umano spregevole,tutti gli amici animali. Grazie. !
Amo i gatti ma amo cani ecc sia maledetto chi gli fa del male
Mamma e lo so e vero loro sono intelligenti fedeli nn sono come l umano san francesco prottegigli sempre dal umano malvagio
Il gatto sopravvissuto all’affondamento della Bismark si chiamava “Unsinkable Sam” (Inaffondabile Sam). “Arruolato” come gatto di bordo della Marina di Sua Maestà, sopravvisse ad altri TRE naufragi, e terminò la sua vita, in pensione, presso la “Casa del Marinaio” di Belfast.