Il gatto al guinzaglio è già di per sé un ossimoro, ovvero qualcosa che si contraddice da solo. Il gatto che noi immaginiamo è la quintessenza della libertà. Entra ed esce di casa quando vuole lui, fa dei bei giri nei cortili ed è amato dal vicinato.
Il gatto è un animale libero e molto indipendente. Ultimamente si è incominciato a vederlo per le nostre strade al guinzaglio, e ognuno ha la sua opinione in merito.
Fà strano, io non glielo metterei mai, il mio non è abituato a stare fuori e magari mettendoglielo potre farlo girare di più. Le opinioni sono tantissime e tutte diverse.

Ultimamente però tra glu studiosi delle faune locali è sorta una proposta: guinzaglio obbligatorio per tutti i gatti che escono dalle mura domestiche.
A primo avviso la proposta sembra strana, assurda, inconcepibile, ma ha un suo perchè.
I gattoni infatti non sempre sono specie tipiche del luogo, ma con il luogo interagiscono e lo influenzano. E giocando con altri animaletti per spirito predatorio rischiano di ucciderli. Uccellini in migrazione e roditori locali si trovano davanti inaspettatamente dei morbidissimi killer che probabilmente in natura non troverebbero.
Gli scienziati della Tilburg University avevano sostenuto questa tesi in un articolo sul Journal of Environmental Law di Oxford scrivendo che i gatti domestici “incidono sulla biodiversità attraverso la predazione, il disturbo che creano nell’ambiente, la competizione, le malattie e l’ibridazione”.
Nello stesso aritocolo veniva anche affermato che l’impatto della predazione felina è molto spesso peggiore di quanto si pensi per concludere con l’auspicio che leggi e direttive dell’UE possano effettivamente costringere i proprietari a tenerli al chiuso o al guinzaglio quando all’aperto.
Da qui la proposta dei guinzagli obbligatori.
La cosa ha un senso, certo, ma che farne della libertà del gatto? Della sua indipendenza?
A dirimere la questione c’ha pensato l’Unione Europea che ha bocciato la proposta presentatagli ergendosi a ” forte difensore del diritto alla libera circolazione, compresa quella dei gatti”.
L’esecutivo dell’Unione Europea ha “categoricamente” escluso la possibilità di costringere i gatti a rimanere al chiuso o al guinzaglio, come invece gli era stato suggerito.
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