Delle protesi per poter tornare a correre, giocare ed essere un gatto pieno di energia.
Il protagonista di questa storia è il gatto Vito, il primo gatto sottoposto a questo tipo di operazione in Italia.
A raccontare la sua storia al mondo è la fotografa naturalistica Claudia Rocchini. Claudia infatti da un po’ di tempo si dedica solo ai felini, e per un motivo molto speciale.
“Un anno fa — racconta — ho perso i due gatti con cui vivevo da sempre, Tato e Tata, 19 e 18 anni e mi sono resa conto di non aver mai realizzato dei loro ritratti adatti a essere stampati, anche con me. Così ho pensato che anche altre persone avessero avuto lo stesso problema e ho dato vita al mio progetto a maggio scorso”.
E così è venuta a conoscenza della storia di Vito: “Mi è stata presentata da Davide Cavalieri direttore di RadioBau, e mi ha colpito da subito”.
Vito è un gatto originario di San Vito lo Capo, località a cui deve il nome, ma che ora vive stabilmente a Milano dopo aver passato un po’ di tempo in Trentino.
La sua famiglia sono Silvia Gottardi, ex cestista e blogger, e alla moglie Linda.
Dotato di grandissima energia Vito era abituato ad entrare ed uscire di casa ad ogni ora del giorno e della notte. Un giorno però durante un suo giretto succede qualcosa che non si è ancora riusciti a spiegare.
“La cat-sitter lo ha ritrovato in un campo, vicino a casa, con le zampine sanguinanti. Probabilmente si era allontanato da casa mentre Silvia e Linda erano in viaggio di nozze e lui andava e veniva in libertà” spiega Claudia Rocchini.
Claudia prosegue raccontando anche che il veterinario, capendo che le soluzioni tradizionali non avrebbero funzionato ha proposto “un intervento sperimentale mai eseguito prima in Italia: l’inserimento di due protesi, inizialmente temporanee, per verificare le reazioni e permettere a Vito di fare i suoi bisogni da solo”.
Vito sembra aver reagito molto bene alle sue nuove protesi. Ora ” cammina senza problemi, le protesi temporanee reggono e così si è deciso, per ora, di non sottoporlo ad altri interventi per le protesi definitive in titanio. Non salta ma il veterinario sta valutando di progettare protesi con piccole molle per permettergli di far leva, imitando le vere zampe”
E noi salutiamo il piccolo Vito con l’augurio di vederlo presto più arzillo e sano che mai.
Claudia Rocchini dice
Grazie per aver ripreso la notizia!
Vito è una speranza per tanti gatti 🙂