I gatti sono creature affascinanti e enigmatiche. Dagli occhi magnetici, sono degli osservatori attenti ma discreti. Creativi, individualisti, amanti del gioco, delle comodità di casa, dei bambini e della libertà, donano amore incondizionatamente, senza imposizioni o comandi. Magari non saranno accoglienti come il cane, ma sanno perfettamente come dimostrare al padrone riconoscenza, dedizione e devozione. Riempiono le giornate, contribuiscono ad allontanare lo stress quotidiano causato dal lavoro, dai colleghi, dallo studio o dai rapporti interpersonali.
E se per assurdo, da un giorno all’altro, queste straordinarie creature dovessero sparire dalla faccia della Terra? Che vita sarebbe senza di loro? Proviamo a fare questo simpatico esercizio di fantasia, analizzando i possibili scenari e le conseguenze.
Una vita senza gatti: vantaggi o svantaggi?
Mettiamo in moto la fantasia ed immaginiamo un mondo senza gatti. Di certo, non sarà la fine del mondo ma potremmo assistere ad alcuni significativi cambiamenti nella vita di tutti i giorni. Per prima cosa, si potrebbe verificare un aumento esponenziale dei roditori e di conseguenza la rapida e preoccupante diffusione di malattie che porterebbero al collasso del sistema sanitario non solo nazionale, ma addirittura mondiale. Topi e ratti, infatti, sono vettori di peste bubbonica, rabbia, brucellosi, hantavirus, salmonellosi, leptospirosi e svariati tipi di encefalite.
Proseguendo nel viaggio della fantasia, potrebbero accadere infinite altre cose:
– il fallimento di alcune industrie e laboratori alimentari specializzati nella produzione di cibo per gatti. Stesso discorso per i produttori di lettiere igieniche antiodore e giochi. Lo scenario non cambierebbe neppure per i veterinari che vedrebbero diminuire in maniera preoccupante il numero dei loro assistiti.
– L’industria alimentare registrerebbe significative perdite. In alcune parti del pianeta, infatti, i gatti rappresentano un importante fattore per il controllo della diffusione dei ratti nei campi, impedendo pertanto che infestino i raccolti con le loro feci e le urine.
– Il numero smisurato di roditori nel mondo comporterebbe anche una progressiva diminuzione dei volatili in natura, dal momento che le loro uova rappresentano la maggiore fonte di sostentamento per topi ed affini.
Immaginiamo che gli scienziati riescano a debellare il problema mediante un’agguerrita battaglia chimica, ma che ne sarebbe della salute dell’uomo? Sicuramente, molti non sopravviverebbero alle sostanze impiegate. Si svilupperebbero altre malattie e tumori vari. Sarebbe una sconfitta per il genere umano. I fortunati sopravvissuti vivrebbero una vita vuota e priva di sorrisi. I gatti, con i loro giochi e le loro coccole, infatti, alleggeriscono lo stress del quotidiano. In loro assenza, il colesterolo salirebbe a livelli assurdi, così come la pressione arteriosa, comportando gravi conseguenze al livello cardiaco.
Di tutta questa situazione, ne trarrebbero sicuramente giovamento gli psicologici, gli unici a cui ci si potrebbe rivolgere per curare la depressione e gli stati d’ansia. Tuttavia, né una seduta di un’ora né un medicinale sono in grado di sostituire l’effetto terapeutico di una coccola o un momento di gioco con l’amato amico peloso.
Un mondo senza gatti è possibile?
Per alleggerire un po’ i toni, proviamo a pensare a che fine farebbero i video e le foto postate sui maggiori social media e che saturano il web. In genere, si tratta di immagini che immortalano simpatiche marachelle oppure prodezze di questi affascinanti felini. Molto spesso sono momenti talmente comici che, per strappare una risata al pubblico, anche i canali televisivi di tutto il mondo li trasmettono a più riprese. Questi scatti spontanei, ricchi di allegria e vitalità, finirebbero in un baule dei ricordi, custoditi gelosamente e pronti ad essere rispolverati per amici, parenti, figli e soprattutto nipoti.
Al di là del lato affettivo, la realtà è proprio che al mondo non converrebbe che i gatti scomparissero da un giorno all’altro. I danni che ne deriverebbero sarebbero troppo ingenti e difficili da risolvere in poco tempo. Qualsiasi rimedio proposto sarebbe inutile e comporterebbe ulteriori disastri che inevitabilmente ne chiamerebbero di altri, in una catena infinita. A onor del vero, i gatti ne sanno molto più di noi riguardo alla sopravvivenza. Non a caso, gli si attribuiscono ben 7 vite! Dalla straordinaria resistenza, sprezzanti del pericolo e dall’enorme capacità di adattamento hanno molto da insegnarci. Da loro possiamo trarre grandi lezioni di vita e comportamentali.
Meglio una vita senza umani!
Se, come in un film, avessimo la possibilità di venire catapultati per magia nel futuro, la realtà potrebbe rivelarsi assai diversa da quella a cui siamo abituati di solito. Chissà, magari il genere umano sarebbe già estinto e l’universo sarebbe dominato dai gatti. Un’idea forse un po’ troppo fantasiosa, ma di certo non malvagia.
In ogni caso, non ci rimane che prenderci cura di loro e dare ai gatti tutto l’amore di cui siamo capaci, ricordandoci sempre di non soffocarli, di rispettare i loro spazi, le loro abitudini e di giocare insieme per non farli sentire soli. A differenza dei cani, sono molto individualisti, a volte disubbidienti, ma gli ordini non rientrano nella loro natura. La relazione con il gatto è prettamente conviviale, creativa, fantasiosa, fatta di discrezione e religioso silenzio ma sanno anche dimostrare l’affetto per il padrone con piccoli gesti e piccole attenzioni. Non dimentichiamoci che in più di un’occasione hanno salvato la vita ai loro amici a due zampe, avvertendoli per tempo di un immediato pericolo (perdite di gas, terremoti disastrosi e perfino malattie).
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