Leo non si faceva vedere da un po’ di tempo. Per la precisione era sparito da casa da giovedì, e i suoi umani incominciavano ad essere pituttosto preoccupati.
Ci troviamo a Zianigo, Frazione del comune di Mirano che si trova nella provincia di Venezia.
“Avevo trascorso la giornata di venerdì facendo ricerche approfondite”, racconta Maria Stella Ribon, “avevo chiesto ai vicini di casa ma nessuno lo aveva visto, ed ero andata persino alla discarica temendo che qualcuno lo avesse investito e buttato via, ma niente. Ormai lo davamo per scomparso”.
Le riccerche non avevano dato frutti, e agli appelli su facebook non aveva risposto nessuno.
Ad un certo punto però una ragazzina ha avuto un’intuizione vincente: “Una ragazza mi ha consigliato di cercarlo di notte, perché nel silenzio sarebbe stato più facile sentirlo miagolare”.
Così venerdì Maria Stella esce in strada verso mezzanotte tendendo bene le orecchie per poter accorgersi di qualsiasi miagolio. E in effetti un miagolio si sente, a una cinquantina di metri dalla casa, proprio dove si trova un tombino.
Leo era finito in un tubo dei canali di scolo.
“Forse inseguendo un topo”, ipotizza la padrona, “dev’essersi intrufolato negli scarichi che danno sul parco di fronte a Villa Bianchini. Non riusciva più a uscire perché il tubo si stringeva a imbuto; era rimasto incastrato e piangeva in continuazione”.
Immediatamente i padroni di Leo hanno chiamato i vigili del fuoco per liberare il gattino. Arrivati sul posto in piena notte i vigili hanno visto che Leo si trovava davvero troppo lontano dal tombino per agire direttamente. Bisognava rompere la strada per poter salvare il gattino. Sul posto arriva anche Roberto Tozzato, tecnico del Comune di Mirano, che decide che si sarebbe aspettato l’indomani per procedere con la rottura della strada.
Sabato mattina dunque alle 8 Roberto Tozzato è arrivato sul posto con una ditta di scavi e per le 9 il gattino Leo era già tornato alla luce del sole.

“Ringrazio tantissimo chi ci ha aiutato”, dice Maria Stella, “i pompieri, la ditta Vlr di Luca Visentin che ha fatto gli scavi, il signor Tozzato del Comune e anche la sindaca Maria Rosa Pavanello, contattata in piena notte per sapere a chi rivolgersi”.
Ora Leo è al sicuro, anche se l’esperienza l’ha sfiancato: “È uscito stordito, non riusciva neanche a stare in piedi. Ho dovuto lavarlo tre volte perché era messo malissimo, sporco e impaurito, poi ha mangiato ed è da stamattina che dorme”.
E’ bello quando per fare le cose giuste non ci sono intoppi…
Adesso però si spera che la famiglia tenga il micio al sicuro. I gatti se lasciati liberi, si cacciano solo nei guai. Il loro habitat naturale è stato distrutto dall uomo, fuori trovano solo pericoli. Ma la gente non lo vuole capire.