La Festa nazionale del gatto, il 17 di febbraio, è appena passata, e l’Italia continua a confermarsi un paese di gattari.
Su internet spopolano foto di gattini, facebook pullula di gruppi di gattari e sempre più persone si sono sensibilizzate rispetto ai diritti dei nostri amati micetti.
Ma per quello che riguarda le nostre istituzioni, qual è il loro rapporto con i gatti italiani? Stando all’ottava edizione del dossier «Animali in città» di Legambiente (presentato a dicembre 2019, su dati 2018) le nostre istituzioni non hanno troppo a cuore i nostri bellissimi gatti.

Uno dei primi problemi che vengono evidenziati è quello della registrazione dei felini. Al momento per i gatti la registrazione non è obbligatoria, e sul suolo italiano sono registrati solo 602.421 a fronte degli oltre 10 milioni stimati.
I numeri variano sensibilmente a seconda della fonte che viene consultata. Stando ai dati delle colonie feline forniti da 250 Comuni,i gatti dovrebbero essere 1.020.646.
2.395.000 (uno ogni 25,2 cittadini) i gatti presenti nel Paese secondo i numeri ricevuti da 50 Comuni di diverse regioni italiane, e almeno 1.378.071 (uno ogni 43,8 cittadini) considerando veritiere le informazioni ricevute da tre Aziende sanitarie locali di Lombardia, Lazio ed Emilia Romagna.
Insomma, i numeri sui gatti presenti in Italaia sono tutt’aaltro che chiari.
Uno dei dati che abbiamo riportato è fornito dalle colonie feline. Ma cosa sanno veramente le istituzioni di queste colonie?
Solo il 25,4% dei Comuni dichiara di monitorare le colonie feline presenti nel proprio territorio e da questi monitoraggi risulterebbero ben 17.160 colonie, con oltre 167.632 gatti e 13.442 cittadini impegnati (chiamati anche «gattare/i»). Mentre è il 77,8% delle Aziende sanitarie a dichiarare il monitoraggio dal quale risultano 22.806 colonie monitorate, mentre sono registrate ben 40.534 colonie per 239.301 gatti.
Insomma, quasi i 3/4 dei comuni si disinteressano completamente o quasi delle colonie feline presenti sul loro territorio.
E se il vostro gattino venisse trovato ferito per strada? Ci sarebbe un luogo adeguato dove curarlo o dove dargli riparo?
Pensate che solo olo il 16% dei Comuni (ma la percentuale sale all’88% per i Comuni capoluogo) dichiara di avere un canile sanitario, struttura essenziale per il pronto intervento in caso di ritrovamento di un cane ferito. Percentuale che cala di dieci punti nel caso dei gattili sanitari che sono presenti solo nel 6% dei Comuni e nel 36% dei Comuni capoluogo.
Per concludere poi solo il 10% dei Comuni dichiara poi di avere fatto campagne di sterilizzazione dei felini, e solo il 6% afferma di aver allestito campagne per l’adozione dei gatti.
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